460 imprese associate, oltre 760 mila soci e 36 mila addetti. Il tutto con un valore della produzione che nel 2023 si è attestato a 5,2 miliardi di euro, pari all'3,8% del Pil regionale.
Sono questi i dati di Legacoop Piemonte presentati nel corso dell'evento “Piemonte Cooperativo – I numeri del Sistema Legacoop” l’annuale analisi con cui l'associazione punta ad ottenere una fotografia dello stato di salute attuale delle proprie cooperative, individuando nel contempo tendenze future.
Uno stato di salute buono, dunque, per la maggior parte delle imprese cooperative aderenti, anche se non si può trascurare qualche preoccupazione legata all'incertezza politica ed economica nazionale e globale.
Alla presentazione ha portato i suoi saluti l’Assessore al Commercio del Comune di Torino Paolo Chiavarino osservando l’importanza che la cooperazione di Legacoop Piemonte ha per l’economia regionale e quale attore con cui sono in corso interlocuzioni per lo sviluppo della città”. Mentre il segretario generale di Unioncamere Piemonte Paolo Bertolino ha sottolineato l’intensificarsi delle occasioni di collaborazione con la nostra Associazione precisando come spetterà proprio a Unioncamere svolgere le prossime indagini sullo stato di salute delle cooperative piemontesi.
Ad illustrare i dati del report sono stati Alessandro Regge e Rebecca Ghio, dell’Area Studi di Legacoop Piemonte. Nel triennio 2021-2023 una cooperativa su due ha chiuso con un risultato positivo tutti gli esercizi, permettendo così di arrivare a una crescita complessiva del 5 per cento del patrimonio netto delle associate. Inoltre, le cooperative hanno fatto registrare un valore della produzione in aumento per oltre il 60 per cento, mentre il dato è rimasto stabile per circa il 20 per cento. Le imprese di Legacoop dichiarano di avere una liquidità adeguata a sostenere gli investimenti, ma la preoccupazione per l’allungamento dei tempi di pagamento e i relativi maggiori oneri finanziari rischia di bloccare la domanda nel corso del 2025.
Nella seconda metà del 2024 una cooperativa su tre ha assunto nuovo personale e questo trend proseguirà anche nei prossimi mesi. L’81 per cento dei lavoratori e lavoratrici è assunto a tempo indeterminato, la metà degli occupati ha tra i 30 e i 50 anni e oltre il 70 per cento sono donne.
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Come dichiara il presidente di Legacoop Piemonte Dimitri Buzio: “I numeri del nostro report dimostrano che svolgiamo un ruolo strategico nel garantire e creare occupazione e che in questi anni abbiamo messo in campo azioni strategiche anche con progetti mirati che hanno permesso di salvare aziende in crisi e favorire l’inclusione sociale e il benessere delle comunità. Senza il supporto di politiche pubbliche, però, questi interventi sono a rischio e questo penalizzerebbe soprattutto le fasce più povere della nostra popolazione. E necessario dunque un investimento in alcuni settori chiave come il welfare e i servizi”.
“La gente ha fame di case - prosegue il presidente Buzio - e le cooperative di abitazione possono dare risposte in tempi rapidi a questo diritto ma il bando regionale per l’edilizia convenzionata è fermo ormai da anni, e non si riesce a sbloccarlo. Mentre dal punto di vista di welfare e assistenza A fronte di un aumento del 18% dei costi per la rivalutazione contrattuali dei lavoratori del settore la Regione si è impegnata ad aumentare dell’11 per cento il suo contributo in tre anni. Finora è stato riconosciuto un incremento del 3,5% per il 2024 ma serve una percentuale analoga per quest’anno e per il 2026”.
“Senza misure concrete le imprese saranno costrette, per evitare la crisi, a mettere in atto tagli che avranno ripercussioni sulle famiglie e sulla coesione sociale del Piemonte. Per questo come Legacoop chiediamo alla Regione ascolto e un impegno concreto su questi temi” conclude Dimitri Buzio.
Ad arricchire l’evento anche la partecipazione di alcuni esponenti della rete che Legacoop Piemonte ha costruito negli anni per offrire opportunità di crescita alle proprie imprese e contribuire allo sviluppo del Piemonte. Da Luca Asvisio, presidente dell’Ordine dei Commercialisti, a Massimiliano Cipolletta, presidente di Piemonte Innova, a Sergio Baraggioli, presidente di Confservizi Piemonte e Valle d’Aosta, con i quali si è dialogato sulle sfide presenti e future del territorio tra innovazione ed attrattività.
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