L’Ostello Casa Conte Rosso di Avigliana aggiunge un altro pezzo alla sua offerta ricettiva. È stato infatti inaugurato la scorsa settimana il ristorante Ciclocucina, che condivide gli spazi del palazzo di Piazza Conte Rosso ed è aperto non solo ai viaggiatori ospiti della struttura, ma a tutti coloro che vogliano provare una cucina del territorio con prodotti per lo più a Km 0.
Quella della ristorazione è un ulteriore elemento di un ampio progetto ricettivo e culturale realizzato ad Avigliana e che vede tra i protagonisti anche la cooperativa Viaggi Solidali, come spiega il suo presidente Enrico Marletto: “La nostra cooperativa si occupa di viaggi, spesso lontani, ma non trascura l’attenzione e il legame con il territorio così quando c’è stata l’opportunità di partecipare al bando comunale per la gestione della Casa Conte Rosso assieme ad altri soggetti abbiamo realizzato un ATI e vinto l’affidamento”.
Quasi contemporaneamente però ci si trova a fare i conti con il Covid che influisce notevolmente sul settore del turismo. “Con molte attività ferme per parecchi mesi abbiano dovuto ripensare anche noi stessi. Inizialmente contavamo di realizzare solo un luogo di ricettività per i viaggiatori che passassero per la Valsusa, ma poi abbiamo scelto di trasferire lì anche i nostri uffici, chiudendo la sede che avevamo a Torino a Porta Palazzo” prosegue Marletto.
E così nel giugno 2022 l’ostello apre le sue porte con 10 camere e 42 posti letto, e gli uffici della cooperativa Viaggi Solidali. Ora un tassello in più in questo progetto di accoglienza e condivisione sul territorio è rappresentato dal ristorante, che offre anche un approdo per i ciclisti, mentre l’obbiettivo è di realizzare anche eventi e momenti aperti alla cittadinanza.
“Abbiamo già una prima data che è il 15 maggio quando ospiteremo l’incontro per i 25 anni dell’Associazione del Turismo Responsabile” racconta Marletto ricordando come quello resti il core business di Viaggi Solidali. “I nostri clienti sono persone curiose e attente a conoscere le altre culture e come questo può essere fatto lontano da casa crediamo possa essere sviluppato anche sul territorio”. Lo ha dimostrato il progetto Migrantour nato nel 2010 con tour guidati di Porta Palazzo per conoscere le diverse culture e i prodotti locali che si possono trovare nel mercato più grande d’Europa. E lo conferma anche l’Ostello di Avigliana: “Di sicuro il Covid ha costretto a ripensare molte nostre progettualità e a cercare nuove soluzioni. Per fortuna dopo la pandemia la cooperativa ha ripreso l'attività e abbiamo nuovi soci lavoratori. E anche per questo abbiamo pensato che potesse essere un elemento in più avere una sede in cui accogliere le persone che si affidano a noi” conclude Marletto.