Le cooperative Rear e In Volo insieme per un progetto di inclusività nei musei torinesi. E’ partita nei giorni scorsi, ospitato nella sede di Legacoop Piemonte, il corso di formazione rivolto agli operatori museali di Rear del Museo Egizio e del Museo del Cinema con l’obiettivo di fornire loro le adeguate strumentazioni per rispondere alle esigenze di fruitori con disturbi dello spettro autistico.
Come spiega il presidente di Rear Antonio Munafò: “Abbiamo messo in campo questa operazione con l’obiettivo di raggiungere la massima inclusività possibile nei musei perché ci siamo resi conto di come per le famiglie di ragazzi con autismo sia difficile riuscire a gestire una vista a un museo”.
Aiutati dalla cooperativa In Volo, che da sempre si occupa di ragazzi e giovani adulti affetti da autismo, hanno iniziato un percorso di formazione che è rivolto sia agli operatori di sale e alle maschere per consentire loro di avere gli strumenti per una prima interazione, sia agli operatori didattici che guidano il pubblico nelle sale.
La cooperativa In Volo, come racconta la presidente Aurora Rubiolo, sta infatti portando avanti il progetto Come In!, tra le cui azioni è inserita anche la formazione per Rear. “La cooperativa In Volo, nata dall’esperienza di un’associazione di genitori, si è specializzata nel trattamento delle persone con autismo ed ha elaborato questo progetto che prevede di rendere inclusivi i percorsi museali alle persone con disabilità intellettiva, con sindromi dello spettro autistico e/o deficit di comunicazione attraverso l’utilizzo della Comunicazione Aumentativa Alternativa.
La formazione proposta dal personale della cooperativa (educatori e professionisti esperti in disabilità e autismo) e da genitori di giovani con autismo permetterà agli operatori museali di aumentare la conoscenza delle caratteristiche della persona con autismo, della Comunicazione alternativa aumentativa e di avere alcuni elementi rispetto all’accoglienza di questi bambini, ragazzi, adulti e dei loro caregivers o accompagnatori”.
Concludendo, spiega il presidente di Rear Munafò: “Al termine di questo percorso avvieremo visite guidate per famiglie e piccoli gruppi in cui ci sono persone con autismo, servendoci anche di supporti cartacei appositi. Tutti potranno venire ai musei e beneficiare della loro fruizione nel migliore dei modi. Ci sembrava corretto offrire questo tipo di servizi e supporto al pubblico”.