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Protocollo contro la diffusione del virus negli ambienti di lavoro.

Protocollo contro la diffusione del virus negli ambienti di lavoro.

Come noto, il Governo si è fatto promotore di un tavolo di dialogo tra le OOSS e le parti datoriali per individuare delle regole nazionali e condivise per la gestione dell’emergenza COVID-19 all’interno di tutte le imprese che necessariamente continuano le loro attività produttive.

Il protocollo è stato sottoscritto anche da Alleanza delle Cooperative Italiane.

Il Protocollo contiene delle LINEE GUIDA condivise per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio, nella convinzione comune che la prosecuzione delle attività produttive può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione e, di converso, il rispetto rigoroso delle regole di condotta indicate dalle aziende.

 

Al fine di permettere alle imprese di tutti i settori di applicare queste misure, e la conseguente messa in sicurezza del luogo di lavoro, sarà possibile il ricorso agli ammortizzatori sociali, con la riduzione o la sospensione dell’attività lavorativa.

Ferma la necessità di dover adottare rapidamente quanto indicato nelle LINEE GUIDA, c’è l’impegno a favorire il confronto preventivo con le rappresentanze sindacali presenti nei luoghi di lavoro o in loro assenza con le rappresentanze territoriali come previsto dagli Accordi Interconfederali in essere, affinché ogni misura adottata possa essere condivisa e resa più efficace tenendo conto della specificità di ogni singola realtà produttiva e delle situazioni territoriali.

 

Le LINEE GUIDA si articolano su 13 capitoli che affrontano rispettivamente:

§  Informazione

§  Modalità d’ingresso in azienda

§  Modalità di accesso dei fornitori esterni

§  Pulizia e sanificazione in azienda

§  Precauzioni igieniche personali

§  Dispositivi di protezione individuale (DPI)

§  Gestione spazi comuni aziendali

§  Organizzazione aziendale (turnazione, trasferte, smart working, rimodulazione dei livelli produttivi)

§  Gestione entrata e uscita dei lavoratori

§  Spostamenti interni, riunioni, eventi e formazione

§  Gestione di persona sintomatica in azienda

§  Sorveglianza sanitaria/medico competente/RLS

§  Aggiornamenti sul Protocollo di regolamentazione.

 

Al di là di alcune indicazioni, che sono ampiamente note perché contenute in tutti gli atti normativi fin qui prodotti dal Governo e dai Ministeri competenti, segnaliamo alcune specifiche regole comportamentali contenute nel Protocollo.

 

Obbligo a casa se con febbre oltre 37.5

Obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5 ) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l'autorità sanitaria.

 

Controlli all’ingresso

Il personale, prima dell'accesso al luogo di lavoro, potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea.

 

Limitare i contatti con i fornitori esterni

Per l’accesso di fornitori esterni si devono individuare procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale. Va ridotto anche l’accesso ai visitatori.

 

Pulizia e sanificazione

L'azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro (comprese tastiere, schermi touch, mouse), delle aree comuni e di svago e dei distributori di bevande e snack.

 

Igiene delle mani

È obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani. L’azienda mette a disposizione idonei mezzi detergenti.

 

Per quanto riguarda i DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE dovrà essere applicata la distanza interpersonale di almeno 1 metro e adottata la mascherina.

Questo è evidentemente legato alle disponibilità in commercio e alle difficoltà di approvvigionamento da parte delle aziende, ampiamente segnalate alla Presidenza del Consiglio. Nell’incipit del Protocollo c’è un impegno specifico del Governo a favorirne la piena attuazione.

Qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di 1 metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l’uso delle mascherine e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, etc.) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.

Spazi comuni con accessi contingentati (mense, spogliatoi, aree fumatori)

L'accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta e con il mantenimento della distanza di sicurezza di un metro tra le persone.

 

Possibile chiusura dei reparti non necessari e smart working

Limitatamente al periodo dell’emergenza Covid-19, le imprese potranno disporre la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart work, o comunque a distanza.

 

Rimodulazione dei livelli produttivi e dei turni

Si può procedere a una rimodulazione dei livelli produttivi. Bisogna assicurare un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l'obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili.

 

Ammortizzatori sociali e ferie

Utilizzare in via prioritaria gli ammortizzatori sociali o se non fosse sufficiente utilizzare i periodi di ferie arretrati e non ancora fruiti.

 

Stop trasferte e riunioni

Sospese e annullate tutte le trasferte e i viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordati o organizzati. Non sono consentite neanche le riunioni in presenza (solo quelle urgenti ma con un numero ridotto di persone e a un metro di distanza interpersonale).

 

Orari ingresso-uscita scaglionati

Si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa).

 

Gestione di un caso sintomatico

Nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria come la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all'ufficio del personale, si dovrà procedere al suo isolamento e a quello degli altri presenti dai locali. L'azienda avverte immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il Covid-19 forniti dalla Regione o dal ministero della Salute. L’azienda inoltre collabora per la definizione degli eventuali contatti stretti. È costituito in azienda un Comitato per l'applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del Rls.

 

 

In allegato il Protocollo Condiviso

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