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Presentato alla Camera di Commercio lo studio sullo stato di salute del mondo cooperativo nell’Alto Piemonte

Presentato alla Camera di Commercio lo studio sullo stato di salute del mondo cooperativo nell’Alto Piemonte

Presentati questo pomeriggio a Novara i dati dell’indagine realizzata dalla Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte sullo stato di salute delle cooperative nelle province di Biella, Novara, Vercelli e VCO e aggiornata al primo semestre 2023. La ricerca è stata realizzata dall’Ente camerale in collaborazione con Legacoop Piemonte, Confcooperative Piemonte Nord  e AGCI Piemonte.

«Lo studio, di cui presentiamo la seconda edizione, intende scattare una fotografia del mondo cooperativo nell’Alto Piemonte, mettendone in evidenza caratteristiche salienti e aggiornate, oltre alle prospettive per il futuro» ha spiegato in apertura dei lavori Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio. «In un’epoca in cui la crescita sostenibile rappresenta un’esigenza sempre più sentita ed impellente su molteplici fronti, basti pensare a quello economico e ambientale, la cooperazione e più in generale l’economia civile può davvero svolgere un ruolo importante per un autentico progresso del nostro tessuto produttivo e sociale».

Ad entrare nel merito dei dati è stato Rocco Casella, responsabile Pianificazione strategica e informazione economica della Camera Commercio: «Le cooperative attive sono 587 e rappresentano poco meno dell’1% delle imprese attive nell’Alto Piemonte, una percentuale contenuta ma d’impatto, dal momento che in esse operano oltre 24.900 addetti, il 9,5% di quelli complessivi del territorio, per un valore della produzione pari a 1,8 miliardi. L’universo cooperativo è costituito da realtà eterogenee sia per dimensione che per distribuzione settoriale, con una spiccata vocazione per il terziario, dove convergono il 46,4% del valore della produzione e il 72% degli addetti».  
La ricerca, che ha coinvolto l’universo delle cooperative attive nelle province di Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola, è stata somministrata nel mese di luglio 2023: hanno risposto nel complesso 102 cooperative, con un tasso di restituzione pari al 17,4%.

«Le imprese cooperative dell’Alto Piemonte mostrano una tenuta in termini occupazionali e di fatturato. Risultati resi possibile anche grazie a processi di aggregazione tra imprese e di lavoro in filiera che consentono di preservare il patrimonio socio-economico, rafforzare la propria presenza sul mercato e accedere agli strumenti finanziari per crescere e svilupparsi» ha dichiarato Valentina Consiglio, responsabile di Legacoop Piemonte per l’Ufficio Territoriale Alto Piemonte. «I dati inoltre confermano come la cooperazione sia un importante strumento di tutela del lavoro e una risposta ai nuovi bisogni emergenti a seguito di crisi e pandemia. In questo senso è necessario rafforzare la promozione del mondo cooperativo soprattutto verso le nuove generazioni nella consapevolezza che i valori fondanti della cooperazione rispecchiano quel bisogno di sostenibilità economica, sociale e ambientale, indicati anche come obiettivi dell’Agenda 2030».
Giovanni Gallo, presidente Confcooperative Piemonte Nord, ha aggiunto: «I dati della cooperazione del territorio rappresentano una situazione di equilibrio e di tenuta generale, anzi in alcuni ambiti vi è qualche segnale che può indurre leggero ottimismo. Resta evidente il bisogno di investire in formazione per mantenere aggiornate le competenze degli addetti. È evidente anche il bisogno di proseguire il cammino sul fronte della trasformazione digitale e della sostenibilità ambientale di tutte le attività; attenzioni queste necessarie per rendere attrattivo il mondo della cooperazione e attrarre risorse umane fondamentali per rinnovare i gruppi dirigenti».    
Giuseppe D'Anna, presidente AGCI Piemonte Associazione Generale Cooperative Italiane, ha sottolineato: «Il tema dello sviluppo sostenibile rappresenta, insieme alla inclusività, una delle sfide nelle società contemporanee. È importante che le imprese cooperative si propongano di riflettere sul loro ruolo in questo contesto. Globalizzazione delle catene economiche di valore e, contemporaneamente, l’insorgere di nuove disuguaglianze sociali e territoriali aprono nuovi orizzonti di impegno al movimento cooperativo, nella fedeltà ai principi di mutualità che lo ispirano e lo esortano ad essere uno dei protagonisti nel concorrere alle finalità proprie alla Repubblica».

FOTOGRAFIA AL 30 GIUGNO 2023
Al 30 giugno 2023 si contano 587 cooperative attive con sede nelle province del quadrante: esse rappresentano lo 0,9% delle imprese attive sul territorio, il 21,5% del sistema cooperativo piemontese e lo 0,8% di quello italiano. A conferma della forte vocazione del sistema cooperativo verso il terziario, le cooperative si concentrano prevalentemente nei servizi orientati alle imprese, settore che raccoglie il 36,3% del totale, e nei servizi rivolti alle persone, con il 23%. Analizzando le componenti imprenditoriali il sistema cooperativo risulta caratterizzato, rispetto all’insieme delle restanti forme giuridiche, da un’analoga presenza di imprese femminili (pari al 23,2% a fronte del 22,7%) mentre appare decisamente più bassa la quota di imprese straniere (6% contro il 10,4%) e giovanili (3,4% rispetto all’8%).

FATTURATO E OCCUPAZIONE: PRIMI DATI 2023 E PREVISIONI FUTURE
Nel primo semestre 2023 prevale una situazione di stazionarietà rispetto all’anno 2022 sia in termini di fatturato, dichiarato stabile dal 50,5% del campione, sia dal punto di vista dell’occupazione, che non vede oscillazioni per il 66,3% dei rispondenti. Le previsioni per l’intero anno 2023 vedono nel complesso crescere la percentuale di imprenditori ottimisti: 81,2% rispetto al 60% del 2022, e un contestuale calo dei pessimisti, che in alcuni comparti raggiungono, tuttavia, valori più elevati, come nel caso di “Cultura media sport e turismo” (28,6%) e, soprattutto, agricoltura e pesca (50%).

RISORSE UMANE E COMPETENZE
Il 65,7% delle cooperative rispondenti dichiara di aver cercato nuove risorse umane tra il 2022 e il primo semestre 2023: ben il 68,7% sostiene, tuttavia, di aver riscontrato difficoltà nell’individuare profili professionali idonei. La mancanza di candidati e l’inadeguatezza della formazione/competenze rappresentano le principali cause di questa criticità. Per i prossimi mesi il 46,4% delle cooperative prevede nuove assunzioni, principalmente per sostituire personale in uscita (34,4%), ma con una percentuale comunque significativa di imprese (23,4%) intenzionate ad assumere a fronte di un ampliamento dell’attività imprenditoriale.
Numerose le cooperative che sostengono le proprie risorse umane con percorsi formativi (il 69,6%): coloro che non li prevedono motivano la scelta in quanto già in possesso delle risorse necessarie e, in misura minore, a causa di difficoltà economiche e organizzative.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Oltre un terzo delle cooperative (il 38,6%) si dichiara intenzionato ad effettuare investimenti tra il 2023 e il 2024 finalizzati a raggiungere una maggiore sostenibilità ambientale. Tra gli obiettivi di questa strategia emergono il risparmio energetico (28,2%), la riduzione di emissioni nocive (20%) e il miglioramento dell’immagine aziendale (17,6%).
Anche in questo caso chi non effettua investimenti riconduce la scelta alla mancanza di risorse finanziarie: significativa (17,8%) è inoltre la quota di cooperative che esprime di non possedere conoscenze sufficienti sulle agevolazioni pubbliche e di riscontrare difficoltà nell’ottenerle, percentuale analoga a quella di coloro che dichiarano un clima di incertezza generale, con una conseguente difficoltà di programmazione.

La presentazione dei dati è disponibile sul sito della Camera di Commercio all’indirizzo Presentata l'indagine sul settore cooperative nell'Alto Piemonte | Camera di Commercio MONTE ROSA LAGHI ALTO PIEMONTE (camcom.it)

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