Si è svolto presso la sede regionale di Legacoop Piemonte, in via Livorno a Torino, “Piemonte Cooperativo – I numeri del Sistema Legacoop Piemonte”. L’annuale appuntamento con i dati relativi alle imprese cooperative nostre associate per condurre una riflessione e analisi sull’andamento della cooperazione tra pandemia, crisi energetica e prospettive future.
Al 31 dicembre 2021 sono 462 le cooperative aderenti a Legacoop Piemonte, di queste 435 con sede legale nella regione, mentre 27 sono quelle con sede legale fuori regione ma che operano stabilmente in Piemonte. Sono invece 770 mila i soci e 28 mila e 500 gli addetti.
Il valore della produzione delle cooperative aderenti a Legacoop Piemonte è di quasi 4 miliardi di euro (al 31 dicembre 2020) e rappresenta il 3 per cento del Pil regionale.
"Pur in un anno fortemente segnato dal Covid, la cooperazione di Legacoop Piemonte ha confermato i suoi risultati. La capacità di filiera, di costruire reti intercooperative e le caratteristiche di intergenerazionalità e di inclusione sociale che la contraddistinguono rappresentano dei “plus” che la cooperazione può mettere in campo in un'ottica di risposta adeguata alle attuali sfide di mercato. Il Piemonte è chiamato a cogliere le opportunità per un suo rilancio economico nei prossimi anni e le imprese cooperative possono dare il loro contributo" dichiara il presidente di Legacoop Piemonte Dimitri Buzio.
All’incontro hanno portato i loro saluti il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la vicesindaca di Torino Michela Favaro, il presidente della Camera di Commercio di Torino Dario Gallina e l’assessore alla Cooperazione della Regione Piemonte Andrea Tronzano.
"Pubblico e privato devono sempre di più lavorare in sinergia per la collettività" ha dichiarato la vicesindaca Favaro, mentre il presidente della regione Cirio ha osservato come quello cooperativo sia "un sistema che ha capito che lavoare insieme, fare rete, è lunico modo per affrontare e vincere le sfide che abbiamo davanti".
Nel corso della mattinata sono stati presentati anche i dati relativi al focus “Cooperative e politiche di genere” e al progetto “Check-up finanziario”.
Il primo, condotto dall’Ufficio Studi di Legacoop Piemonte, fotografa la condizione lavorativa femminile nel mondo cooperativo che si contraddistingue per un numero maggiore di addette, e per contratti stabili e a tempo indeterminato.
Il “Check-up finanziario” invece è un progetto realizzato con il contributo di Coopfond, il fondo mutualistico di Legacoop, nato con l’obiettivo di svolgere una analisi finanziaria alla micro imprese cooperative aderenti per aiutarle a essere più competitive sul mercato. Un progetto che ha offerto interessanti spunti sulle forme e modalità di sostegno alle piccole imprese cooperative, che è stato oggetto della tavola rotonda che ha visto confrontarsi il direttore generale di Coopfond Simone Gamberini e il presidente di Legacoop Piemonte Dimitri Buzio.
“Il ruolo di Legacoop può essere proprio quello di aiutare e sostenere le piccole e piccolissime cooperative a trovare una loro collocazione, ma anche favorire le aggregazione tra realtà in un'ottica di risposta adeguata alle attuali sfide di mercato. Queste perché le cooperative sono imprese a tutti gli effetti, che coniugano ai valori di attenzione alla persona e inclusione sociale, l’efficacia ed efficienza del loro agire imprenditoriale. Proprio per questo possono contribuire al rilancio e alla crescita dell’economia piemontese” ha concluso il presidente Buzio.