Il presidente dell'Alleanza delle Cooperative del Piemonte Dimitri Buzio ha partecipato alla tappa torinese del roadshow Piemonte Cuore d’Europa - Diamo forma al futuro organizzato dalla Regione Piemonte e dedicato ai fondi europei in vista della programmazione 2021-2027 e al Recovery Plan.
Il presidente Dimitri Buzio ad apertura del suo intervento ha ringraziato “il governatore della Regione Alberto Cirio e l'assessore Andrea Tronzano per aver coinvolto tutti gli attori economici e sociali del territorio dando loro l’opportunità di contribuire, ciascuno con le proprie peculiarità, alla redazione di un documento strategico unitario”.
L'incontro è stato l'occasione per porre l'attenzione su alcuni assi fondamentali dello sviluppo regionale dei prossimi anni e sul ruolo che la cooperazione potrà avere. Tra queste, ha ricordato il presidente Buzio, “la ridefinizione del welfare anche attraverso la formazione di nuove figure professionali con politiche socio-assistenziali che vengano incontro al progressivo invecchiamento della popolazione, ma anche attraverso servizi come quelli per l’infanzia che possano costituire un elemento di attrattiva verso la nostra regione da parte delle giovani generazioni”.
Non da meno il tema delle politiche attive del lavoro: “Preservare l’occupazione e le competenze professionali e garantire un ricambio generazionale sono alcuni dei capisaldi della cooperazione che in Piemonte può vantare ottimi esempi di workers buyout. A tale proposito cogliamo l'occasione per ringraziare l’assessore Elena Chiorino che nel suo intervento ha voluto rimarcare la bontà di questo strumento per garantire la continuità occupazionale”.
“La cooperazione - ha proseguito Buzio – è, infine, uno strumento di sostegno allo sviluppo di professionalità che aggregandosi in impresa diventano più forti sul mercato, più competitivi e hanno più facilmente accesso al credito di quanto non possa accadere individualmente”.
Infine ha ricordato il presidente di Alleanza delle Cooperative del Piemonte come “uno dei valori fondamentali del mondo cooperativo sia quello dell’inclusione sociale: garantendo a ciascuno la possibilità di riformulare le proprie competenze, attraverso formazione e aggiornamento per potersi ricollocare sul mercato. Un aspetto che non va trascurato in un momento storico di grandi cambiamenti”.