Si è svolto questa mattina l’incontro dal titolo “Nuovi strumenti di partecipazione per lo sviluppo del territorio” che come ha ricordato il direttore di Legacoop Piemonte Valentina Consiglio in avvio di lavori vuole essere un’occasione per “rafforzare la rete degli attori che possono aiutare le nostre imprese nei loro percorsi di sviluppo e crescit,a che permettono inoltre di generare impatto economico e sociale sui territori”.
Prima dell’avvio della tavola rotonda ha portato i suoi saluti l’assessore alla Cooperazione della Regione Piemonte Andrea Tronzano che ha confermato “l’impegno per i fondi regionali e la disponibilità a un tavolo di lavoro per arrivare a un Testo Unico della cooperazione”, come già annunciato dal Governatore del Piemonte Alberto Cirio proprio in un incontro in Legacoop Piemonte. "Il mondo delle imprese cooperative in questi anni ha dato buona prova di sè, ha dimostrato di essere una compagine importante nell'economia del Piemonte e diversificata in numerosi ambiti di attività" ha proseguito Tronzano.
Presente anche Riccardo Barbieri, del Comitato Direttivo di Anfir, l’Associazione nazionale delle finanziarie regionali che ha osservato come “le finanziarie regionali e gli strumenti finanziari propri del sistema cooperativo sono una terza via, tra fondi pubblici e credito della banche, per favorire la crescita imprenditoriale e dei territori”.
A moderare la tavola rotonda il presidente del Comitato Torino Finanza e componente della presidenza di Legacoop Piemonte Vladimiro Rambaldi. Al tavolo il presidente di Finpiemonte e Anfir Michele Vietti, il presidente di Legacoop Nazionale e Coopfond Simone Gamberini e l’Assessora alle attività produttive del Comune di Torino Michela Favaro.
Michele Vietti ha osservato come: “Le finanziarie regionali e le cooperative possono lavorare in sinergia per promuovere lo sviluppo economico e sociale. Le finanziarie regionali possono offrire supporto finanziario alle cooperative, permettendo loro di crescere e di espandere le loro attività. Allo stesso tempo, le cooperative possono fornire un modello di sviluppo sostenibile e partecipativo, che può essere promosso dalle finanziarie regionali come esempio di buona pratica. Con la firma dell’accordo con Coopfond, Anfir si impegna a promuovere l’approfondimento, la conoscenza e la diffusione di buone pratiche tra le proprie associate rispetto a possibili misure di supporto dell’imprenditorialità cooperativa, che portino a un intervento in pool con Coopfond, nonché a collaborare con il fondo mutualistico per elaborare strumenti e progetti che le Finanziarie regionali possano adottare sulla base dell’autonomia decisionale che le caratterizza. Inoltre ANFIR si impegna a facilitare l'accesso al credito per le cooperative attraverso accordi di collaborazione con banche e istituzioni finanziarie”.
Il presidente Simone Gamberini ha osservato come “nella fasi successive al Covid abbiamo avvertito la necessità di ragionare su come attivare strumenti che favorissero l’accesso alle risorse economiche alle nostre imprese cooperative. Abbiamo tanti ottimi esempi di idee imprenditoriali e sappiamo che ci sono risorse, quello che manca è il collegamento tra le due cose. Il Piemonte ha leggi specifiche dedicate al finanziamento delle cooperative e in questo può essere un’apripista per esperienze innovative nel rapporto con le amministrazioni locali anche altrove. Il nostro compito sarà dunque quello di sollecitare tutti gli attori dei territori per capire come costruire strumenti che fungano da incubatori creando un ecosistema che favorisca lo sviluppo e le promozione di nuova cooperazione. In quest'ottica siamo disponibili a stanziare risorse per un percorso sperimentale che permetta da queste sinergie di offrirenuove opportunità soprattutto alle medie e picole imprese”.
Infine, l’Assessora del Comune di Torino Michela Favaro ha precisato come “Torino è da sempre stata una culla dell’innovazione sociale e può dire la sua con nuove sperimentazioni che attraverso gli strumenti finanziari adeguati favoriscano la crescita imprenditoriale di progetti che possono anche avere un significativo ruolo nell'operare nel tessuto locale aiutando a ricompattare le fratture sociali e a sostenere le categorie più fragili. Il Comune come ente locale non ha strumenti finanziari diretti, ma può creare un tavolo di condivisione e di dialogo tra tutti i soggetti”.
Al termine dell'incontro ci si è dunque lasciati con l'impegno di un tavolo che unisca Comune, Regione e il sistema degli strumenti finanziari per studiare nuove sinergie per sostenere il mondo imprenditoriale cooperativo.