In occasione del dibattito “Nuovi modelli dell'abitare”, organizzato da Alleanza delle Cooperative Italiane all'interno del Salone del Libro di Torino, per riflettere su nuovi modelli di comunità ed urbanistica in relazione ai nuovi bisogni e paradigmi culturali, è intervenuto anche il presidente della cooperativa Di Vittorio Massimo Rizzo.
Una testimonianza la sua per raccontare come la cooperazione di abitazione ha un ruolo non solo da un punto edilizio ma anche nel costruire processi di trasformazione urbanistica e di integrazione culturale.
Rizzo ha ricordato come “la Di Vittorio è stata tra i protagonisti della ricostruzione di Spina Tre, quando in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 si è ridisegnato un quartiere che era solo di fabbriche. Lì abbiamo creato anche un negozio in cui non si vendeva nulla ma che era un luogo a disposizione della città, vetrine in cui tenere mostre e concerti e su cui venivano proiettati gli sms di persone che volevano dire qualcosa alla città”
Rizzo ha ricordato anche l'impegno nel 2009 per via Artom: “Abbiamo abbattuto le vecchie case popolari e ricostruito. Per tutti i mesi del cantiere nella zona abbiamo montato un palco e fatto alternare diverse attività e performance”.