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Nasce DispariTeatro, la cooperativa che unisce Il Melarancio con Onda Teatro e Teatro Popolare Europeo

Nasce DispariTeatro, la cooperativa che unisce Il Melarancio con Onda Teatro e Teatro Popolare Europeo

Dopo oltre quarant’anni di intensa attività, la storica Compagnia Il Melarancio di Cuneo si rinnova, si trasforma e cambia nome. Si unisce ad altre due compagnie per dare vita a un nuovo Centro di Produzione Teatrale: DispariTeatro

A raccontare il perchè di questa scelta è Gimmi Basilotta, presidente della cooperativa e fondatore de Il Melarancio che spiega come l'unione tra le tre realtà, entrambe con una lunga esperienza alle spalle, nasce dalla volontà di ampliare gli spazi di innovazione artistica e culturale unendo le forze: DispariTeatro può infatti vantare tre sale spettacoli, due a Cuneo e una a Torino, 150 recite dei suoi spettacoli e 90 spettacoli di altre compagnie ospitate nei suoi spazi, per un volume di affari di oltre 1,5 milioni di euro.

Ma non finisce qui. “Vogliamo anche porre le basi per un passaggio di testimone con le giovani generazioni – spiega Basilotta – Io, e gli altri fondatori di queste realtà stiamo andando verso la conclusione del nostro percorso professionale e artistico e non vogliamo che quanto costruito in questi 40 anni di attività finisca solo perchè si è arrivati alla pensione”. La fusione tra le tre compagnie ha dunque permesso un ringiovanimento della cooperativa, che è passata da 6 a 27 soci, di cui la maggior parte ha meno di 45 anni: punto di partenza per un graduale trasferimento non solo di competenze ma anche di contatti. 

“Una unione – precisa ancora Basilotta – che non è stata facile e che ha richiesto il lavoro di un anno per mettere insieme le nostre diverse realtà e che ancora poterà con sé degli aggiustamenti”. Ma dietro la quale c'è anche una profonda ambizione: “Siamo i primi in Piemonte ad avere avviato una partnership pubblico e privata grazie alla quale ci è stata affidata la gestione della ex chiesa di Santa Chiara per 25 anni: portiamo dunque con noi un'idea che è quella di stabilità sui territori in cui operiamo, il che significa che vogliamo farci riconoscere come centro di produzione e come teatro stabile che ha le sue sedi nel cuneese e nel torinese, dove si producono e programmano spettacoli in modo stabile e duraturo nel tempo” prosegue il presidente di DispariTeatro. 

Prossimi passaggi di questa nuova avventura in primavera con l'apertura al pubblico dell'ex Chiesa di Santa Chiara, mentre a giugno anche lo spazio estivo si trasformerà in un'arena per spettacoli a cielo aperto. A Torino invece sede delle attività sarà lo spazio teatrale del Distretto Sociale dell'Opera Barolo, nel quartiere Aurora. 

“Abbiamo scelto di chiamarci DispariTeatro proprio perchè siamo tre soggetti differenti che si uniscono a creare percorsi che non sempre sono lineare e ben definiti, ma da inventare insieme con l'obiettivo di costruire nuovi orizzonti e aprirci a nuovi pubblici” conclude Gimmi Basilotta.

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