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Memorie che curano: a Collegno cooperazione sociale ed eredità della Legge Basaglia

Memorie che curano: a Collegno cooperazione sociale ed eredità della Legge Basaglia

Si è tenuto nell'aula magna dell'Università di Torino a Collegno l'incontro dal tema “Memorie che curano/memorie da curare” dedicata a una riflessione sull'eredità della Legge Basaglia, a oltre 40 anni dalla sua approvazione, e sul ruolo che allora e ora ha la cooperazione sociale. Il tutto con un focus storico su come conservare le memorie di quelli che erano i manicomi e come rendere questa memoria uno strumento per operare nel presente e studiare il futuro. 

Hanno infatti introdotto i lavori Gianluca Cuniberti, Daniela Adorni e Davide Tabor, del dipartimento di studi Storici dell'Università di Torino che hanno posto l'attenzione sul ruolo che il patrimonio culturale e memoriale esistente può avere e sulla necessità di lavorare a un laboratorio di storia applicata per valorizzare questo patrimonio.

Alessandro Regge, dell'Area Studi di Legacooo Piemonte, ha posto l'attenzione sui numeri della cooperazione sociale di Legacoop Piemonte con 127 imprese che hanno un ruolo importate su questi temi offrendo servizi, formazione e inserimento lavorativo.

Nel corso del pomeriggio si sono alternate diverse cooperative sociali che hanno raccontato la attività dagli anni ad oggi e fornito esempi del loro archivio: Il Margine, La Nuova Cooperativa, Progetto Muret, Il sogno di una cosa, Chronos e Stalker Teatro.

Nella seconda parte del pomeriggio si è svolta una tavola rotonda per riflette con istituzioni, enti locali, e fondazioni, su come usare le eredità culturali di questa storia e quali azioni e risorse mettere a sistema per il futuro, moderati da Barbara Daniele, responsabile di LegacoopSociali Piemonte, e da Gelsomina Spione dell'Università degli Studi di Torino.

Il presidente Dimitri Buzio ha ricordato come la “cooperazione nasce per dare risposta ai bisogni in mo modo democratico e partecipato” sottolineando come in particolare “la cooperazione sociale svolge un mestiere che nessuno fa: quello della inclusione sociale di fasce di popolazione che altrimenti sarebbero esclusi. Per questo è ancora più importante il dialogo con le istituzioni e i percorsi di co-programmazione e co-progettazione”.

Nel corso della tavola rotonda si sono susseguiti gli interventi di Alberto Anfossi, segretario generale di Fondazione Compagnia di San Paolo, e Maurizio Irrera, vicepresidente di Crt, che hanno ribadito il ruolo delle fondazioni come “agenti attivi per la crescita e lo sviluppo del benessere personale e della società”.

Mentre la direttrice di Asl To3 Franca Dall'Occo e la presidente del Consiglio Comunale di Torino Maria Grazia Grippo si sono soffermate sull'importanza di una riqualificazione attenta di luoghi della memoria, conservando intatta la testimonianza di quello che sono.

Infine, il sindaco di Collegno Francesco Casciano e la rappresentate del Forum del Terzo Settore Piemonte hanno ricordato le politiche messe in atto dalla Legge Basaglia e il ruolo che proprio il terzo settore ha avuto per supportare la chiusura dei manicomi e favorire il reinserimento degli ex pazienti.

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