“Nei Bandi Pubblici spesso si sceglie la strada del risparmio dei costi e non si adeguano tariffe e capitolati di gara al rinnovo dei CCNL Nazionali. Ciò, a cascata, impatta sulla qualità dei servizi e sulle motivazioni delle lavoratrici e dei lavoratori. Il Welfare non è un costo, è un investimento, perché sostiene le persone, le include e libera energie positive dei familiari, oltre ad inserire al lavoro persone finora ai margini. È tempo di ridare dignità al lavoro sociale, anche adeguando i contratti e le tariffe nei settori socio-sanitario-assistenziale, educativo e di inserimento lavorativo da parte della Pubblica Amministrazione”. A chiederlo sono Agci imprese sociali, Confcooperative Federsolidarietà, Legacoopsociali, Fp Cgil, Fp Cisl, Fisascat Cisl, Uil Fpl, Uiltucs che oggi a Roma hanno organizzato un incontro pubblico sul tema "Welfare: appalti pubblici e legalità". E per monitorare il rispetto di quanto previsto dal rinnovo contrattuale, siglato il 26 gennaio scorso (con l'avvenuto scioglimento della riserva del 5 marzo dopo la consultazione dei lavoratori) la cooperazione e le parti sociali presentano l'Osservatorio Paritetico Nazionale e danno il via ad una rete di Osservatori sugli appalti pubblici ed accreditamenti legati al welfare per difendere legalità e diritti attraverso un confronto costante con la Pubblica Amministrazione. L'obiettivo è valorizzare la qualità del servizio offerto e il pieno rispetto della disciplina in materia di lavoro, della regolarità contributiva, assicurativa e di sicurezza nei luoghi di lavoro oltre che valorizzare il contributo fornito dalla cooperazione di inserimento lavorativo quale strumento di sostegno delle fragilità e di superamento delle disuguaglianze.
"Sappiamo di essere un interlocutore fondamentale per la PA sui temi del welfare. Con il nostro CCNL, il decimo contratto italiano per importanza, tuteliamo oltre 370.000 lavoratrici e lavoratori, oltre 9mila cooperative sociali ed imprese sociali, che ogni giorno erogano servizi di welfare a 7 milioni di persone e che sono fondamentali per la tenuta del Paese. Per questo riteniamo strategico dare vita ad un tavolo permanente con le Istituzioni per monitorare i servizi", concludono cooperazioni e parti sociali.
Ai lavori ha preso parte Chiara Gribaudo, vicepresidente XI Commissione Lavoro Camera dei Deputati che ha ringraziato cooperazione e parti sociali per aver dato valore al lavoro attraverso il rinnovo del CCNL: “avete tracciato la linea per valorizzare un lavoro importante che va pagato di più e meglio perchè non ci possono essere lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. Costruiamo insieme un nuovo dialogo anche in chiave di dare vita ad una legge sulla rappresentanza”.
All'incontro a Roma ha partecipato anche la responsabile di LegacoopSociali Piemonte Barbara Daniele, che ha commentato: "Le Parti Firmatarie del contratto hanno voluto congiuntamente ribadire l’importanza del lavoro sociale sia per la dimensione numerica dei lavoratori ai quali tale CCNL va applicato, sia per il ruolo fondante che la cooperazione sociale rappresenta rispetto al sistema di welfare territoriale: servizi di qualità e risposte adeguate alle istanze della collettività passano inevitabilmente dal riconoscimento della professionalità degli operatori e da una adeguata retribuzione. Resta aperto il tema della sostenibilità economica dell'incremento del costo del lavoro da parte delle cooperative a cui occorre dare una risposta, un segno concreto per non ridurre gli sforzi prodotti a sola retorica"