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Legacoop al Festival Internazionale dell'Economia: “Formazione e innovazione le chiavi per il futuro del Paese”

Legacoop al Festival Internazionale dell'Economia: “Formazione e innovazione le chiavi per il futuro del Paese”

Per la terza edizione consecutiva Legacoop è stata partner del Festival Internazionale dell'Economia di Torino e il 31 maggio presso la Sala Mappamondi dell'Accademia delle Scienze si è svolto l'incontro dal titolo “Economia della conoscenza, valore della filiera e ruolo delle istituzioni per un diverso modello di sviluppo”, in cui moderati dalla giornalista di Radio 2 Natascha Lusenti si sono confrontati sul tema il presidente di Legacoop nazionale Simone Gamberini, l'economista Carlo Cottarelli e il rettore del Politecnico di Torino Stefano Corgnati. 

Ad aprire la discussione Carlo Cottarelli ha offerto una panoramica sul tema degli investimenti per l'istruzione osservando come “In Italia si fa fatica a far funzionare l’ascensore sociale: per arrivare al reddito mediano ci voglio cinque generazioni contro le due del nord Europa. Un problema serio e su cui è stato fatto poco: infatti la spesa per l’istruzione è stata quella più tagliata, e di fronte a una popolazione che invecchia piuttosto che alle generazioni future si preferisce pensare a sostenere le altre fasce di età. 

Il rettore Stefano Corgnati ha sottolineato le necessità di un sistema universitario che sia più integrato con quello del lavoro: “Il 98 per cento dei nostri laureati trovano impiego nei primi sei mesi dopo la laurea, ma la principale necessità è riuscire a garantire un equilibrio tra il mercato che chiede certe specializzazioni e la necessità del Paese di mantenere vivi certi saperi, in questo senso serve che i programmi universitari siano sempre di più sviluppati in accordo con il mondo industriale”. 

L'importanza della formazione è stata anche al centro dell'intervento del presidente Simone Gamberini, che ha sottolineato come “mancano politiche orientate ad avere una visione generale e di lungo termine del Paese e che implicano necessariamente la formazione dei lavoratori che devono avere competenze adeguate al mondo attuale”. “Bisogna incentivare la trasformazione digitale, perchè se le grandi imprese hanno già colto la sfida, le piccole e medie imprese fanno fatica a trovare le risorse necessarie” ha proseguito Gamberini aggiungendo: “Gli investimenti sulla formazione sono fondamentali, dagli asili all'università: devono essere messi al centro di un progetto di Paese, perchè solo con la formazione cresce la produttività e competitività”. 

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