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L'Assemblea Congressuale dell'agroalimentare avvia il dialogo per un'alleanza per il futuro del settore

L'Assemblea Congressuale dell'agroalimentare avvia il dialogo per un'alleanza per il futuro del settore

Una grande alleanza per il futuro dell’agricoltura del Piemonte. È questo l’obiettivo che Legacoop Agroalimentare si impegna a perseguire nel corso degli anni lavorando a fianco della Regione Piemonte be delle altre istituzioni. Un lavoro che parte dal rinnovato impegno al dialogo e al confronto - “In questi anni abbiamo lavorato per sostenere e valorizzare, anche attraverso progetti di network e filiera, la cooperazione agroalimentare che produce qualità e ricchezza per il Piemonte e che proprio per questo non può e non deve essere residuale”, ha spiegato il Presidente di Legacoop Piemonte, Dimitri Buzio – e che ha trovato subito una sponda nell’Assessore Regionale all’Agricoltura. “Dobbiamo riscrivere le politiche agricole che vogliamo attuare e dobbiamo farlo in fretta, senza aspettare la fine della legislatura. Io ci sono e la mia porta è aperta per il confronto e per camminare tutti insieme”, ha spiegato Paolo Bongioanni che giovedì ha partecipato all’Assemblea Congressuale che si è svolta nelle sale dell’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo.

Le cooperative agricole di Legacoop Piemonte rappresentano il 10% della produzione agricola regionale e sono attive in numerosi ambiti: dall’agroforestale, conduzione terreni, ortofrutta, vitivinicolo, zootecnia. Numeri che secondo Buzio “rappresentano una parte significativa dell’economia subalpina e, nello stesso tempo, una filiera importante per il mondo della cooperazione”.

Renzo Brussolo, Responsabile del Settore per Legacoop, parte da questi numeri per tracciare gli obiettivi futuri: “Vogliamo costruire la cooperazione agricola del futuro partendo dal presente: mettendo al centro temi come quello della sostenibilità e della qualità senza trascurare però l’attenzione all’aspetto imprenditoriale”. Dal suo punto di vista “la nostra forza è quella di essere presente su tutta la filiera dalla produzione alla distribuzione del prodotto agricolo. In questi anni abbiamo lavorato per rafforzare il dialogo con le istituzioni e ci auguriamo di poterlo fare in futuro per costruire con la Regione politiche condivise a sostegno del settore”.

Politiche che devono anche rafforzare i diritti e la tutela dei lavoratori agricoli. Ancora Brussolo: “Quella di Legacoop Piemonte è una buona cooperazione che pone attenzione al rispetto dei contratti e alla corretta remunerazione del lavoro, e nel nostro impegno quotidiano c’è il contrasto al lavoro nero e al caporalato”. Il Responsabile del Settore Agroalimentare di Legacoop ha ricordato la battaglia contro gli accordi territoriali peggiorativi per l’applicazione dei Contratti Nazionali di Riferimento sottoscritti dalle Associazioni di Rappresentanza delle Imprese Cooperative con le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative. L’organizzazione ha anche partecipato alla manifestazione contro il caporalato organizzata da CGIL, CISL e Uil il 16 luglio ad Alba. “Legacoop Piemonte non intende abbassare la guardia, come mai ha fatto fino ad ora”.

Il confronto con Giuseppe Nicolo, Presidente di COOP CONSORZIO NORD OVEST, Bruno Mecca Cici, Vice Presidente di Coldiretti Piemonte, e Denis Vayr, Segretario Regionale FLAI CGIL è servito per provare a indicare le possibili vie d’uscita alle difficoltà di un settore che deve fare i conti con la concorrenza delle importazioni e la crisi climatica, criticità che possono aggravare le situazioni di sfruttamento del lavoro agricolo da un lato e ragionando sulle opportunità di sostenere le filiere corte come strumento di valorizzazione del prodotto Made in Italy in modo da garantire un prodotto buone a prezzi accessibili ad una fascia più ampia possibile di consumatori a fronte di scelte di acquisto che nello scenario economico attuale si stanno polarizzando dall’altro.

Legacoop, però, guarda anche con attenzione alle potenzialità del futuro che nascono dalle iniziative che stanno realizzando l’Università di Torino e l’Associazione “Filiera Futura” voluta dalle Fondazioni Bancarie a cui partecipano anche il Politecnico di Torino e l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo. Cristina Prandi,  Vice Rettrice per la ricerca Unito ha parlato del campus delle Scienze che sta sorgendo a Grugliasco che comprenderà anche il progetto Butterfly Area: un innovativo ecosistema che connetterà imprese, enti di ricerca ed istituzioni per potenziare l’innovazione e la conoscenza in settori chiave per il territorio, agroalimentare compreso. Francesco Cappello, Presidente di Filiera Futura, ha illustrato il lavoro che l’Associazione svolge in tutta Italia costruendo “modelli” innovativi per il settore attraverso progetti condivisi che valorizzano le filiere locali con particolare attenzione alle aree rurali e interne. Ancora Buzio: “Vogliamo crescere mettendo a disposizione le nostre competenze e la nostra forza associativa anche facendo parte di reti che guardano all’innovazione e alla sostenibilità”.

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