Il Piemonte avvia il sistema duale e permette ai ragazzi di ottenere il doppio status di studenti e lavoratori.
Il Piemonte è stata la prima Regione in Italia ad aver sottoscritto, il 12 febbraio 2016, l’Intesa di avvio ufficiale del sistema duale in apprendistato, alla presenza dell’assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro Gianna Pentenero e dei rappresentanti di S indacati (Cigl, Cisl e Uil Piemonte), A ssociazioni Imprenditoriali (Confindustria Piemonte, Confartigianato Imprese Piemonte, Confederazione Nazionale Artigianato Piemonte, Casa Artigiani Piemonte, Confcommercio Piemonte, ConfApi Piemonte, Confimi Piemonte, Legacoop Piemonte, Confcooperative Piemonte, Coldiretti Piemonte, CIA Piemonte, Confagricoltura Piemonte, Confesercenti Piemonte, ABI Piemonte), Università (università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Università degli Studi del Piemonte Orientale, Università degli Studi di Scienze Gastronomiche), e Ufficio scolastico regionale del Piemonte.
Il Protocollo d’intesa regolamenta i contenuti formativi e gli aspetti contrattuali dell’apprendistato duale: in sostanza si permette ai giovani tra i 15 e i 29 anni di conseguire, lavorando, tutti i titoli di studio previsti dall’ordinamento italiano ed europeo, dalla qualifica professionale al dottorato di ricerca, alternando momenti di formazione a scuola e in azienda. Questo significa che anche gli studenti di licei, accademie di belle arti, conservatori musicali, oltre che di istituti tecnici e professionali, potranno essere assunti in apprendistato, acquisendo il doppio status di “studente” e “lavoratore”, così come previsto dalla nuova normativa sul cosiddetto “Apprendistato nel sistema duale”, introdotta dal decreto legislativo 81 del 2015 (attuativo del Jobs Act) e recepita in Piemonte dal nuovo testo unico che disciplina in modo organico la materia.
COSA CAMBIA PER LE IMPRESE
La nuova disciplina introduce elementi di semplificazione e riduzione dei costi a carico delle imprese. La maggior parte degli aspetti burocratici (la stesura del piano formativo, ad esempio) saranno infatti svolti non più dall’azienda ma dalla stessa istituzione formativa o universitaria. Le imprese che assumeranno in apprendistato godranno poi di una serie di benefici fiscali e contributivi, quali: l’azzeramento dei costi per la formazione svolta a scuola, la diminuzione al 10% di quelli per la formazione interna all'azienda, la riduzione dal 10 al 5% dell'aliquota di contribuzione per le imprese con più di nove dipendenti.