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La Nuova Cooperativa presenta il bilancio e guarda al futuro. Eva Coccolo: “Trasmettere ai giovani il nostro entusiasmo”

La Nuova Cooperativa presenta il bilancio e guarda al futuro. Eva Coccolo: “Trasmettere ai giovani il nostro entusiasmo”

C’è soddisfazione da parte della presidente de La Nuova Cooperativa Eva Coccolo nel commentare l’assemblea di Bilancio per presentare ai soci i risultati di esercizio del 2021. 
Anche quest’anno siamo riusciti a fare la nostra assemblea in prima convocazione, come è da tradizione de La Nuova Cooperativa. E dopo due anni in cui per il Covid potevamo svolgerla solo online abbiamo avvertito la voglia di vederci nuovamente dal vivo e infatti è stata molto partecipata, con circa il 90 per cento dei soci presenti” racconta Coccolo, che anche sui dati di bilancio può dirsi soddisfatta: “Abbiamo retto e tenuto anche durante la pandemia”. 

All’assemblea erano presenti anche il presidente di Legacoop Piemonte Dimitri Buzio e il direttore Valentina Consiglio,  l'ex presidente Giancarlo Gonella e la responsabile di LegacoopSociali Piemonte Barbara Daniele oltre a diversi rappresentanti del mondo istituzionale come il sindaco di Torino Stefano Lorusso e quello di Collegno Francesco Casciano, l’assessore al Lavoro di Torino Gianna Pentenero e molti consiglieri comunali. 
Siamo orgogliosi che esponenti del mondo politico si siano interessati e abbiano voluto partecipare alla nostra assemblea. E’ stata anche l’occasione per porre alcuni temi importanti alla loro attenzione come quello degli appalti e dell’applicazione dell’articolo 112” spiega ancora la presidente della cooperativa. 

Nel corso della serata è stata anche consegnata una targa a Eva Coccolo da parte di Legacoop Piemonte per i suoi “30 anni e oltre di cooperazione sociale”. Arrivata a La Nuova Cooperativa nel 1987, dal 1996 ne è anche presidente. “La cooperativa per me è stata ed è la vita, Ha segnato anche molte delle mie scelte personali e credo di aver contribuito un po’ anche io alla crescita di questa cooperativa sociale di tipo b, nata nel 1980 come tentativo totalmente innovativo di supera­mento degli Ospedali Psichiatrici dell'area torinese” spiega Coccolo. 

La Nuova Cooperativa è stata la prima in ambito regionale, ed una delle prime a livello nazionale, a sperimentare un'idea d'impresa sociale dopo la legge 381 del 1991 che ha sancito ufficialmente la nascita della cooperazione sociale. In oltre 40 anni di storia la cooperativa ha dimostrato come sia stato possibile un reale reinserimento nel tessuto sociale prima degli ex degenti e successivamente di tutte quelle figure appartenenti alla fascia debole del mercato.  “Rispetto a quando abbiamo iniziato i tempi sono cambiati, ma resta la sfida di lavorare sui giovani per trasmettere a chi verrà dopo un testimone che è fatto di esperienza ma anche di passione per questo lavoro” conclude Eva Coccolo. 

“Nell’ambito della celebrazione dei 30 anni della L. 381/1991, Legacoop Piemonte ha voluto premiare La Nuova Cooperativa ed in particolare la Presidente Eva Coccolo, per essersi sempre distinta nel panorama economico torinese per l’attitudine a declinare l’inclusione sociale con la capacità imprenditoriale di stare sul mercato da oltre quarant’anni, anticipando i tempi - anche rispetto alla 381 – e continuando ad essere un riferimento concreto sul territorio per gli inserimenti lavorativi e per i servizi che svolge” ha dichiarato la responsabile di LegacoopSociali Piemonte Barbara Daniele.

Costituitasi nel 1980, La Nuova Cooperativa aderisce a Legacoop dal 1983 e da allora, insieme ad altre cooperative nate nello stesso periodo sull’onda della deistituzionalizzazione del disagio psichiatrico e dei bisogni sociali che ne sono emersi, continua a rappresentare un’occasione di dignità, indipendenza economica ed emancipazione per tanti lavoratori che hanno trovato nella Cooperativa una dimensione di accoglienza non solo professionale. La grande partecipazione all’assemblea da parte dei soci, oltre che delle Istituzioni, testimonia la voglia di ripartenza dopo la pandemia, ma soprattutto, conferma un riconoscimento di stima per chi ha saputo, nonostante tutte le difficoltà contingenti, “tener duro” e proseguire con tenacia il proprio mandato sociale mantenendo una sostenibilità economica che ha consentito anche il riconoscimento del ristorno ai soci, cosa non scontata di questi tempi.
I temi urgenti che Eva ha ricordato sono all’attenzione dell’interlocuzione politica e ci auguriamo che possano essere uno strumento per dare continuità ad una esperienza “speciale” anche per le generazioni future” 
ha concludo Barbara Daniele .

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