Su La Stampa oggi in edicola il racconto delle iniziative che la cooperazione di Legacoop organizza in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che si terrà dal 15 al 19 maggio.
Sarà l’occasione per presentare “Tutto cominciò con 24 kg di pasta” il volume realizzato da Legacoop Piemonte con il contributo di Camera di commercio di Torino in occasione dei 170 anni dalla nascita della prima cooperazione di Consumo. Appuntamento giovedì 15 maggio 12.45 presso la Sala Lisbona del Centro Congressi Lingotto, con la partecipazione del Sindaco di Torino Stefano Lo Russo e del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
Inoltre, il Salone Internazionale del Libro sarà l’occasione per dare il via alle celebrazioni dei 50 anni di Culturmedia, prima associazione culturale cooperativa d’Italia.
Culturmedia Legacoop in omaggio al suo primo presidente Cesare Zavattini lancia al Salone Internazionale del Libro di Torino il concorso “Un metro di libri” rivolto a giovani designer, architetti e creativi. È il primo di un ciclo di appuntamenti che nel 2025 attraverserà l’Italia per promuovere la cultura come bene comune. L’evento inaugurale, in collaborazione con Fondazione Mondadori, è in programma venerdì 16 maggio alle 10.30, nella Sala Bianca del Piazzale Oval: “Per un metro di libri. Cooperazione e cultura 1975-2025”, un momento di racconto collettivo e confronto sulle trasformazioni del mondo cooperativo in ambito culturale negli ultimi cinquant’anni.
“Un metro di libri non è solo uno slogan, ma un’idea concreta che mette insieme design urbano e rigenerazione culturale” – racconta Giovanna Barni, presidente di Culturmedia Legacoop. “Immaginiamo spazi pubblici dove i libri non siano solo da leggere, ma diventino parte del paesaggio, una presenza viva che rappresenta il valore che diamo alla cultura nelle nostre comunità. È un progetto nato dalla cooperazione, ma che vuole andare oltre, unendo le generazioni. E soprattutto è un invito ai giovani: vogliamo che siano protagonisti, che portino energie e visioni per costruire un futuro in cui la cultura sia davvero un diritto per tutti, non un privilegio per pochi”.
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