Nella cornice di Palazzo La Marmora a Biella si è svolto l’incontro “Innovatori nel Dna” promosso da Legacoop Piemonte, con il contributo dell’associazione Pericle, per ripercorrere la storia che ha portato dalle Società di Mutuo Soccorso alla nascita delle cooperative sociali guardando anche alle prospettive per il futuro.
A portare i suoi saluti in apertura il presidente di Legacoop Piemonte Dimitri Buzio: “Abbiamo voluto intitolare questo momento di incontro Innovatori nel Dna perché la storia della cooperazione e della mutualità è una storia di innovazione, intesa come capacità di adeguarsi ai mutati bisogni della società in cui opera e che fa sì che ancora oggi possano essere presenti”.
“Quando parliamo di imprese cooperative – ha proseguito il presidente Buzio – siamo anche consapevoli che l’elemento mutualistico, la solidarietà, il ricambio intergenerazionale sono caratteristiche fondamentali della cooperazione. Ci sono esempi di società di mutuo soccorso divenute poi cooperative per adeguare la loro forma sociale alle mutate esigenze del contesto in cui operano. Soms e cooperative sono una ricchezza per il territorio e sono legati ad esso rispondendo ad esigenze e bisogni”.
Moderati dalla responsabile di Legacoopsociali nel corso della serata si sono alternati gli interventi del professor Guido Bonfante che ha ripercorso la storia giuridica che ha portato dalle Soms alle cooperative sociali fino alla moderna impresa sociale specificando come “società di mutuo soccorso e cooperative non devono viaggiare su binari paralleli ma devono invece incontrarsi e così facendo riuscire a rafforzarsi e superare i limiti”.
Il professor Andrea Volterani, docente dell’Università degli Studi Roma Tre, ha concentrato il suo intervento sul concetto della vulnerabilità con particolar attenzione alla vulnerabilità digitale, provando a immaginare i nuovi orizzonti su cui la cooperazione sociale può intervenire: “Bisogna rispondere alle esigenze ma nel contempo costruire qualcosa che ha a che fare anche con i sogni le ambizioni e i desideri”
Infine, la cooperativa Anteo, attraverso il suo presidente Luca Tempia ha offerto un esempio concreto di come la cooperazione si sa innovare raccontando sia l’esperienza di Anteo, nata negli anni Novanta e che come direttive per il futuro si è date quelle di fare network e coprogettare per un cambiamento sociale duraturo. Preziosa anche la testimonianza di Silvio Galeazzo, socio della cooperativa di Ponderano dagli anni Cinquanta fino ad oggi: un percorso lungo una storia di una realtà nata già nell’Ottocento come Soms e trasformatasi in cooperativa nel corso del Novecento per i mutati bisogni.