Si è svolto sabato 2 aprile a Collegno il convegno dal titolo “Imprese Recuperate dai Lavoratori” dedicato al tema dei Workers Buyout, intesi come una risposta concreta alla crisi e un possibile modello economica e sociale da valorizzare.
Nelle corso della mattinata di lavori si sono alternati gli interventi del mondo politico nazionale, la viceministra dell'economia Laura Castelli, e locale come il sindaco di Collegno Francesco Casciano che ha portato i suoi saluti e gli assessori al lavoro del Comune di Collegno, Antonio Garruto, e Torino Gianna Pentenero.
Inoltre, sono intervenuti anche esponenti del mondo accademico, sindacali e del mondo cooperativo.
Il presidente di Legacoop Piemonte e di Alleanza delle Cooperative del Piemonte Dimitri Buzio ha portato la riflessione delle centrali cooperative sul tema dei Workers Buyout.
“Credo che la cooperazione sia ancora oggi un punto di riferimento importante e un modello di impresa che arricchisce il mercato in cui opera, un modello che ha ancora la sua attualità e può essere la risoluzione di alcuni problemi come quello delle crisi di impresa o il trasferimento di essa in caso di assenza di passaggio generazionale” ha esordito Buzio ricordano come oltre al dato imprenditoriale la cooperazione possiede anche un aspetto sociale non trascurabile: “La solidarietà tra lavoratori e il legame con la comunità sono proprie delle imprese cooperative e non è un caso che si parli di Workers Buyout cooperativi. La storia ci insegna che nei momenti di crisi la nascita di imprese cooperative è più forte, perché c’è un legame di solidarietà tra i lavoratori che prevale sugli altri aspetti”.
“Ecco perché è importante continuare a valorizzare il modello cooperativo come uno strumento per generare buona occupazione e nel caso dei Worker Buyout come uno strumento di politiche attive del lavoro” ha proseguito il presidente di Aci. “Come Alleanza delle Cooperative abbiamo sottoscritto un protocollo di intesa con i sindacati sia livello nazionale che regionale affinché il modello di Wbo cooperativo potesse essere messo nella cassetta degli attrezzi per i casi di crisi d’impresa o di necessità di un ricambio generazionale”.
Buzio ha poi ricordato l’impegno in tal senso anche di Legacoop Piemonte: “Tutti gli esempi cooperativi citati qui sono di imprese associate a Legacoop. La nostra associazione infatti in questi anni ha lavorato per offrire la strumentazione finanziaria adeguata per supportare la nascita di imprese rigenerate, accompagnandosi alla legislazione vigente. Inoltre applichiamo una politica rigorosa attraverso un’analisi di fattibilità che consenta di promuovere soli i casi in cui effettivamente c’è aspettativa di risultati come dimostrano i dati citati dagli altri relatori” ha concluso.
Nel corso della mattinata ha portato la sua testimonianza anche la cooperative Archimedia nata come imprese recuperate dai lavoratori.
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