Robuste, ben strutturate e longeve, specializzate nel settore dei servizi: questo l’identikit delle quasi 1.400 cooperative torinesi, che realizzano 2,5 miliardi di valore e danno lavoro a oltre 45mila addetti. Nonostante il calo numerico (-4%) nella maggior parte dei settori e in tutte le categorie (imprese femminili, giovanili, straniere), più della metà degli intervistati si dichiara ottimista per il 2019.
Presentati questa mattina da Camera di commercio di Torino, con Legacoop Piemonte e Confcooperative Piemonte Nord, i dati 2018 sulla natimortalità delle imprese cooperative torinesi e i risultati di un’indagine sul clima di fiducia nel 2019.
“Dopo tre anni di sostanziale stabilità, il 2018 si chiude con una contrazione del numero di cooperative torinesi, un universo che continua comunque a contraddistinguersi per longevità e capacità di sopravvivenza superiori alla media del resto delle imprese – spiega Vincenzo Ilotte, Presidente della Camera di commercio di Torino. - Le cooperative si concentrano nell’ambito dei servizi, dove è impiegato oltre il 92% degli addetti: si tratta dunque di un mondo capace di offrire risposte sia dal punto di vista occupazionale, grazie a formule di partecipazione e di autoimpiego, sia dal punto dei bisogni emergenti del mercato, spesso in sostituzione del welfare pubblico”.
Secondo Giancarlo Gonella, Presidente di Legacoop Piemonte: “L’analisi dei dati riporta la fotografia degli effetti dei grandi cambiamenti che hanno caratterizzato il nostro territorio negli ultimi dieci anni a partire dalla grave crisi economica che ha colpito il nostro Paese. In un contesto di forti trasformazioni sociali, economiche, politiche, istituzionali e digitali, i risultati evidenziano, nonostante le criticità, la grande capacità della cooperazione, rispetto alle altre forme di impresa, di guardare verso nuovi mercati e trovare soluzioni adatte a preservare il valore prodotto, tutelare e continuare a qualificare il lavoro dei propri soci per garantire il futuro della cooperativa alle generazioni successive”.
Gianni Gallo, Presidente di Confcooperative Piemonte Nord così commenta l’indagine: “I risultati di tenuta complessiva del sistema sono ancor più confortanti se letti alla luce di novità molto positive sul coinvolgimento sui temi dell’innovazione sia sociale che tecnologica. É da questa strada che passerà il futuro di molta imprenditoria del nostro paese a partire da quello della cooperazione. É di quest’ultimo anno l’utilizzo in modo significativo, da parte delle nostre imprese, di risorse a questo fine dedicate da parte della Camera di commercio stessa con lo strumento del PID (Punto Impresa Digitale), della Regione Piemonte a partire dai fondi dedicati all’innovazione per il Terzo Settore attraverso le varie misure di WeCare e di quanto messo a disposizione da parte di Compagnia San Paolo con la misura denominata SEED. Se affianchiamo a questo, che è maturata la capacità di investire direttamente da parte delle cooperative sui temi della ricerca e dello sviluppo, come testimoniano le varie richieste di credito d’imposta a valere sugli strumenti previsti nell’ambito dell’Industria 4.0, possiamo intravedere una cooperazione inserita nelle dinamiche generali dello sviluppo che è in grado di misurarsi con le politiche di filiera emergente che sempre più caratterizzano e caratterizzeranno il mood del territorio".
A fine 2018 si contavano 1.389 cooperative attive in provincia di Torino, in calo del 4% rispetto al 2017. Insieme hanno generato complessivamente 2,5 miliardi di euro di valore della produzione e impiegato 45.940 addetti. È il settore dei servizi ad imprese e persone a far convergere il maggior numero di aziende (il 69,4%), di valore della produzione (60%) e di addetti (ben il 92%).
Pur rappresentando solo una piccola parte del tessuto imprenditoriale torinese (lo 0,7%), il mondo della cooperazione manifesta una maggiore longevità rispetto alle altre forme giuridiche: il 17% si è iscritto infatti nei registri camerali prima del 1990 a fronte del 12,2% del resto del tessuto imprenditoriale. Non solo: le cooperative mostrano anche una maggiore capacità di sopravvivenza. A cinque anni sono ancora attive l’80,4% delle cooperative avviate, contro il 60,7% medio del complesso delle imprese torinesi.
Guardando la dimensione, poi, ben il 33,7% delle cooperative ha almeno 10 addetti (la media provinciale si ferma al 4,4%). Più ridotto invece il numero delle microimprese, che rappresentano solo il 66,2% del totale, rispetto all’universo torinese che ne conta oltre il 95,6%.
RASSEGNA STAMPA
- articolo ANSA PIEMONTE 15 luglio 2019
- articolo Lo Spiffero 15 Luglio 2019
- Nuova Società 15 luglio 2019
- Articolo Torino Oggi Economia e Lavoro 16 luglio 2019
- Articolo Corriere delle Sera Torino 16 luglio 2019 sezione Economia pagina 8
- Articolo La Stampa sezione Cronaca di Torino 16 luglio 2019 pagina 44
In allegato:
- Le slide presentate
- Il Video