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Il quadrante che non c'è: riflessioni sull'Alto Piemonte tra prospettive di sviluppo e competitività

Il quadrante che non c'è: riflessioni sull'Alto Piemonte tra prospettive di sviluppo e competitività

L'incontro dal titolo “Il quadrante che non c'è: costruiamolo insieme” organizzato da Azione a Vercelli ha rappresentato un momento di confronto tra i soggetti del mondo produttivo ed economico all'interno del quadrante formato da Biella, Novara, Vercelli, Verbania. 

Alla mattinata di lavori ha partecipato il presidente di Legacoop Piemonte Dimitri Buzio che ha portato i dati relativi al mondo cooperativo presentati lo scorso novembre dall'indagine condotta con la Camera di Commercio del Pno.

“Su 12 miliardi di fatturato complessivo aggregato delle imprese del quadrante, il 25 per cento è realizzato da cooperative. Inoltre la cooperazione proprio in questi territori vanta alcune delle realtà più significative del territorio regionale e pur rappresentando solo l'uno per cento delle imprese offrono lavoro all'11 per cento degli occupati”.

“La nostra associazione – ha proseguito il presidente Buzio – è disponibile a costruire relazioni con gli altri attori del territorio. Le nostre imprese operano in settori come abitazione, grande distribuzione, logistica e nel sociale, tutti ambiti legati al territorio in cui operano. Per questo costruire relazioni nell'ambito del quadrante risulta strategico. Va tenuto anche presente che proprio da qui passerà sia la Torino-Lione che la Genova-Rotterdam: una posizione geograficamente importante che va sfruttata per diventare competitivi. Oppure, pensiamo anche a come in produzioni quale quella tessile o del riso ragionando in termini di quadranti si diventa tra i principali produttori in Italia ed Europa”.

“Non mancano elementi di debolezza: la burocrazia è di sicuro uno di questi. Ecco perchè servono Istituzioni che lavorino nella logica di co-programmazione e co-progettazione, rifuggendo da gare al massimo ribasso che non incentivano la qualità del lavoro né i diritti dei lavoratori” ha concluso Buzio.

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