Legacoop Piemonte, insieme ad altre associazioni di rappresentanza delle Rsa regionali, ha trovato un accordo con la Regione Piemonte sui punti del Protocollo d’Intesa per la gestione delle residenze nel post-pandemia.
Un accordo che tocca innanzitutto le tariffe, riconoscendo un adeguamento all’indice inflattivo del 3,8 per cento, ma che introduce anche un sostegno alle famiglie degli utenti, attraverso voucher che possano coprire tali costi grazie all’utilizzo dei Fondi Sociali Europei.
Semplificazione anche nelle procedure di accesso alle strutture e verifiche più puntuali delle disponibilità dei posti letto con censimenti settimanali. Confermata anche la proroga delle Dgr per potenziare il numero di infermieri e Oss assegnati alle strutture residenziali e di quella per le “dimissioni protette” che consentono periodi di lungodegenza in Rsa dopo le dimissioni ospedaliere.
“Con questo accordo la Regione Piemonte e la sua giunta ha dimostrato di accogliere alcune delle istanze che i gestori delle strutture avanzavano da tempo, primo tra tutti la necessità di rivedere le tariffe che da troppo tempo erano bloccate nonostante i rincari dei costi di gestione legati alla pandemia prima e ora all’aumento dei prezzi delle forniture energetiche” ha commentato Barbara Daniele, responsabile di LegacoopSociali Piemonte.
“Non da meno ci auguriamo che le semplificazioni immaginate per le procedure di accesso alle strutture possano aiutare nella gestione dei flussi, e ben venga la proroga della Deliberazione per potenziare l’organico di infermieri e Oss di cui nelle nostre Rsa c’è sempre bisogno, soprattutto in periodi stressanti come quello legato al Covid. Oltre al proseguimento di una sperimentazione come quella delle “dimissioni protette” che ha rappresentato una soluzione positiva per le strutture e per le famiglie” prosegue Daniele.
“Da parte nostra vigileremo affinchè la Regione rispetti quanto promesso in merito alla istituzione di un tavolo permanente per elaborare un modello integrato di assistenza residenziale e semiresidenziale socio-sanitaria a favore delle persone anziane non autosufficienti. Così come sugli ulteriori 12 milioni di stanziamenti previsti per il settore non appena arriveranno dal Fondo sanitario nazionale” ha concluso Barbara Daniele.