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"Generare welfare tra scale e cortili": cooperative, Istituzioni e Fondazioni per riflettere sul tema dell'abitare

"Generare welfare tra scale e cortili": cooperative, Istituzioni e Fondazioni per riflettere sul tema dell'abitare

L'alloggio sociale può essere una possibilità reale e concreta di accedere a un'abitazione sostenibile per tutti quei cittadini che presentano importanti fragilità economiche? Quale ruolo possono giocare la cooperazione sociale, le Fondazioni di origine Bancaria, in stretta collaborazione con le Istituzioni locali? Sono stati gli argomenti dell'incontro di lunedì 20 novembre nella storica sede della cooperativa edilizia "G. Di Vittorio", all'interno di un convegno che parte proprio dalla lunga esperienza della cooperativa torinese in tema di soluzioni abitative e accompagnamento all abitare.

La Cooperativa Edilizia Giuseppe Di Vittorio e le Cooperative Sociali II Margine, Valdocco, Coesa, Crescere insieme, Synergica, Atypica e l'associazione Quore, hanno condiviso con le Istituzioni e con le Fondazioni che hanno consentito negli anni lo sviluppo dei progetti di affordable housing, i risultati positivi di alcuni interventi edilizi che hanno sperimentato innovazioni sociali legate all'abitare, ragionando sul concetto di alloggio sociale come possibilità, per le fasce di cittadini con fragilità economiche e/o sociali, di accedere a un'abitazione a costi sostenibili ricevendo al tempo stesso anche servizi legati all'abitare e alla persona.

«I progetti come "Debouchè Condominio Solidale" a Nichelino, il condominio" Condividere gli spazi, includere le differenze" a Orbassano, "Spazio Ca.S.A" in via Tasca a Torino, sono diverse forme di innovazione sociale legate all'abitare - commenta Massimo Rizzo, presidente della Cooperativa Giuseppe Di Vittorio. Sono progetti e soluzioni abitative che si rivolgono a categorie identificate: anziani, disabili, migranti, che consentono di abitare un luogo, una casa, in maggiore tranquillità grazie al lavoro delle cooperative sociali che seguono i percorsi di integrazione o di sostegno dei diversi soggetti. Ogni progetto ha bisogno di fondi per funzionare e l'obbiettivo che ci prefiggiamo e dimostrare come tali fondi siano inferiori ai costi che si sarebbero dovuti sostenere per far fronte alle difficoltà dei più fragili, abbandonati a se stessi».

Nel corso del pomeeriggio si è svolta anche una tavola rotonda con l'assessora Regionale al Welfare Chiara Caucino, l'assessore del comune di Torino al Welfare Jacopo Rosatelli, il sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo, la sindaca di Orbassano Cinzia Maria Bosso e la sindaca di Settimo Elena Piastra. Ha moderato la tavola rotonda, la responsabile di Legacoop Sociali Piemonte, Barbara Daniele.

Presenti Marzia Sica, responsabile Obiettivo Persone Fondazione Compagnia di San Paolo, Stefano Di Noia fund manager di REAM SGR, Paolo Boleso Head of Residential & Social Infrastructure Investire SGR e Cristina Giovando, presidente Fondazione Sviluppo e Crescita CRT.

Al termine dell'evento sono state consegnate le borse di studio annuali della Fondazione Antonino Monaco ai figli dei soci delle cooperative Di Vittorio e San Pancrazio che stanno compiendo cicli di studio a vari livelli con ottimi risultati.

La fondazione “Antonino Monaco” è nata nel 2004 su iniziativa della Cooperativa “Di Vittorio” e della Cooperativa San Pancrazio allo scopo di perpetuare la memoria di un protagonista della cooperazione edilizia a Torino e per legare il suo nome ad un’iniziativa nel campo della cultura politica, amministrativa, sociale e per adempiere a finalità assistenziali.

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