Riparte a Torino giovedì 30 maggio per chiudersi domenica 2 giugno il Festival Internazionale dell’Economia. Tema di quest’anno: Chi possiede la conoscenza. “Oggi - riflette Tito Boeri, direttore scientifico del festival - il progresso tecnologico è in gran parte legato alla conoscenza, all'uso delle informazioni per creare valore.” Ragionare su questo processo, le sue dinamiche e le sue conseguenze è essenziale per comprendere il mondo in cui viviamo.
“Le nuove frontiere del progresso tecnologico – prosegue Boeri – stanno ridefinendo il nostro modo di lavorare molto più che in passato. Le macchine non sono più soltanto in condizione di sostituire l’uomo in attività ripetitive, di routine, ma anche in mansioni e professioni intellettuali. Compiti che un tempo erano appannaggio esclusivo dell’uomo, come scrivere, tradurre, disegnare, possono essere svolti da macchine anziché da persone. E si teme che anziché essere noi a guidare questi sviluppi e a utilizzarli per elevare la qualità del nostro lavoro, siano gli algoritmi a prendere il sopravvento, a decidere loro per noi in direzione per noi svantaggiose. Il problema di fondo è governare, anziché subire, il progresso tecnologico.
Ma come farlo?” Nei quattro giorni di incontri cercheranno di rispondere a questa domanda i più autorevoli esperti sul tema tra economisti, informatici, tecnologi, storici, sociologi, giuristi, studiosi dei media e imprenditori.
Per aiutare il pubblico ad orientarsi nel ricco programma del festival tutti gli appuntamenti sono suddivisi nei tradizionali formati: parole chiave, vere e proprie lezioni su concetti fondamentali, appunto, come “IA e mercati”, “piattaforme digitali”, “social media”; alla frontiera dove saranno raccontate le ricerche più innovative legate al tema del festival; visioni per guardare alla probabile evoluzione futura di molti fenomeni; intersezioni per promuovere la fertilizzazione reciproca fra economia e altre discipline; nella storia e storia delle idee dove il passato aiuta a meglio comprendere le ragioni del presente; testimoni del tempo, racconto in prima persona di testimoni autorevoli del mondo dell’economia, della scienza e della politica. A quest’ultimo formato si affiancano i dialoghi e i forum che saranno occasioni di scambio di opinioni e competenze diverse; i confronti che mettono in connessione le esperienze provenienti dal mondo dell’università, delle istituzioni e del territorio e dove quest’anno, tra le altre, figurano iniziative in collaborazione con Biennale Democrazia e Biennale Tecnologia; incontri con l’autore in cui si presentano le novità editoriali più interessanti nel dibattito economico e politico, compresi libri freschi di stampa, ancora non tradotti in italiano; cineconomia, l’economia spiegata attraverso il grande cinema. Infine non mancheranno la Alan Krueger Lecture, la Luca d’Agliano Lecture, l’Inet dialogue cui si sono aggiunte la Marco Fanno Lecture, la Mario Pagliero e Alessandro Sembenelli Lecture e la Carlo Alberto Medal Lecture.
L’elenco in via di aggiornamento degli eventi in programma è consultabile sul sito www.festivalinternazionaledelleconomia.com.