Il Polo del ‘900 ha ospitato il primo incontro del nuovo ciclo di “Piemonte Cooperativo - una storia che si (r)innova” realizzato con la collaborazione della Fondazione Istituto Gramsci, Ismel e Fondazione Salvemini.
Titolo di questo primo appuntamento “Le fabbriche cooperative”: abbiamo infatti raccontato la storia della cartiera Pirinoli, rinata proprio 10 anni fa da un’operazione di rigenerazione di un’azienda in crisi, trasformandola in cooperativa guidata dagli ex dipendenti. Un esempio di come il Workers Buyout cooperativo sia uno strumento per rispondere a condizioni di crisi aziendale o di mancanza di ricambio generazionale, garantendo il mantenimento di posti di lavoro e di competenze professionali.
Come ha ricordato il presidente di Legacoop Piemonte Dimitri Buzio nel suo intervento: “Raccontiamo oggi una storia di successo che ci auguriamo possa essere di ispirazione per tante altre perché la cooperazione serve anche dare opportunità e a contrastare le diseguaglianza. Per questo servono strumenti a sostegno delle imprese cooperative e di chi vuole scommettere su un modello che non solo garantisce posti di lavoro, ma consente anche la coesione sociale di una comunità”.
A portare i suoi saluti il presidente della Fondazione Istituto Gramsci Gianguido Passoni che ha osservato come “quello della cartiera Pirinoli è un esempio importante e che dimostra anche come la cooperazione svolga una funzione fondamentale garantendo non solo possibilità di occupazione, ma anche qualità della vita e una condivisioni di valori espressi dalla centralità dello scambio mutualistico”.
Nel corso del pomeriggio il vicepresidente di Pirinoli Ferdinando Tavella e il responsabile commerciale Fabrizio Galliano hanno ripercorso la storia che li ha portati dieci anni fa a decidere, insieme ad altri colleghi, di fondare una cooperativa che ora conta 70 soci e 90 dipendenti e un fatturato di 50 milioni di euro.
Presente all’incontro anche il presidente di Cfi Stefano Dall’Ara che ha ricordato come sono oltre 560 le cooperative nate a partire dalla Legge Marcora e supportate da Cfi, tra queste proprio Pirinoli con la quale l’Ente ha un rapporto di consulenza periodica: “Cfi nasce a seguito dell’entrata in vigore della Legge Marcora e interviene quando ci sono stati di crisi o anche necessità di individuare una successione per garantire continuità all’impresa. Supportiamo dunque questi processi nella loro genesi, ma li monitoriamo anche nelle fasi successive e nei progetti di crescita e sviluppo”.
L’evento è stata anche l’occasione per presentare l’opuscolo dedicato ai Wbo Cooperativi “Quando i lavoratori fanno l’impresa” realizzato con il patrocinio della Regione Piemonte, di Unioncamere Piemonte e dell’Ordine dei commercialisti di Torino.