Il Circolo dei Lettori di Torino ha ospitato il convengo “Energia Condivisa” organizzato da Confservizi Piemonte-Valle D’Aosta in collaborazione con AGCI Piemonte, Confcooperative Piemonte e Legacoop Piemonte.
La mattinata di lavori ha permesso di riflettere sulle esperienze di partnership tra Public Utilities e Social Utilities e di interrogarsi su come realizzare efficacemente l’inclusione lavorativa garantendo produttività e qualità dei servizi, adeguata formazione professionale degli operatori, introduzione di processi tecnologici innovativi ed efficienti, sostenibilità economica ed un rilancio del progetto sociale di inserimento lavorativo che ne valorizzi l’impatto sulla collettività in un quadro etico di relazioni che coinvolga fattivamente gli Enti Pubblici competenti.
A confrontarsi su questi temi Confservizi Piemonte-Valle d’Aosta, realtà che rappresenta, tutela e promuove gli interessi e lo sviluppo delle imprese dei Servizi Pubblici Locali, il mondo della Cooperazione Sociale e i rappresentanti delle Istituzioni e degli Enti locali.
“L'esperienza di collaborazione tra il sistema delle public utilities e quello delle imprese della cooperazione deve essere rilanciato partendo dagli importanti risultati raggiunti che in pochi forse conoscono. Con l'evento "Energia Condivisa" abbiamo raccontato come 300 soggetti svantaggiati possono, attraverso il lavoro in cooperativa, contribuire all'erogazione di servizi essenziali e conquistare così la propria autosufficienza economica. Per far crescere queste esperienze servono politiche lungimiranti che sostengano l'inclusione sociale dei soggetti fragili attraverso il lavoro, a partire dalle gare pubbliche per i servizi, in cui porre il tema dell'inserimento lavorativo come uno dei caratteri qualificanti su cui misurare la qualità delle proposte” dichiara il presidente di Confservizi Piemonte-Valle D’Aosta Sandro Baraggioli.
“Ritengo che sia fondamentale la partnership tra pubblico-privato. Abbiamo bisogno di investire in formazione al fine di dare un vantaggio competitivo a imprese e lavoratori. Ecco perché è importante che tutto il sistema agisca in sinergia e permetta un utilizzo mirato e tempestivo delle risorse: le Accademie di filiera- misura regionale nata per rivoluzionare la formazione - sono il perfetto esempio di partnership tra pubblico e privato perché sono quel progetto in grado di riunire allo stesso tavolo parti sociali e sindacali, realtà pubbliche e private” afferma Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte.
"Oggi ci troviamo in un contesto in cui l'inclusione sociale non è solo un obiettivo da perseguire, ma un imperativo morale e sociale. La nostra comunità è composta da diverse realtà, e il nostro dovere è garantire che ogni individuo possa sentirsi parte attiva e integrata nella nostra società. Il Regolamento 307 rappresenta un passo fondamentale in questa direzione, poiché promuove l'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e con disabilità attraverso politiche e strumenti concreti. Le recenti modifiche apportate nel maggio 2024 prevedono che almeno il 4% degli affidamenti a terzi per servizi sia riservato a imprese sociali e cooperative che impiegano almeno il 30% di lavoratori appartenenti a categorie protette. Si tratta di misure significative che concorrono a costruire una società più equa e solidale, in cui ogni persona ha accesso alle stesse opportunità", sostiene Michela Favaro, vicesindaca di Torino.
“Nel rapporto tra Enti Pubblici e Imprese Sociali sarà importante nel prossimo futuro da una parte ribadire sempre di più il valore etico ma anche sociale dell'inserimento lavorativo e dall'altra creare le condizioni politiche e tecniche per arrivare ad avere iter di aggiudicazione e affidamento che consentano di valorizzare maggiormente le impresse di cooperazione sociale", afferma Elena Piastra, Vice Presidente Vicario ALI, Sindaca di Settimo Torinese.
Enrico Pesce, Presidente di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte dichiara: “E’ sempre più fondamentale l’alleanza tra Public Utilities e cooperazione sociale, rilanciata nell’incontro di oggi in ottica di valorizzazione di percorsi concreti di inserimento lavorativo. Questo binomio porta con sé un paradigma importante e azioni necessarie. Si tratta di una scelta che seguirà con molta attenzione l’Osservatorio Paritetico, rafforzando le iniziative che promuovono il corretto inserimento del nuovo CCNL delle cooperative sociali nelle gare di appalto, nei sistemi di accreditamento e in ogni forma di affidamento dei servizi. Valorizzare percorsi di inserimento non può mai prescindere dal valorizzare il lavoro dei professionisti del sociale”.
“Il lavoro sta cambiando. Le profonde trasformazioni indotte dalla transizione digitale ed ecologica stanno facendo nascere nuove professioni, soppiantando o integrando quelle esistenti. Le due transizioni vengono approfondite nel loro potenziale di “distruzione creatrice” analizzando gli impatti e le figure professionali interessate. L’assessore Elena Chiorino ha sottolineato l’impegno della Regione assicurando per quanto attiene il tema della formazione che la programmazione ha tenuto conto delle esigenze della aziende, certi di aver posto basi solide e concrete per far fronte a tali difficoltà in un'ottica di collaborazione e di ottenimento di un risultato comune. Noi crediamo inoltre che la costituzione di contenitori partecipati come le “Fondazioni di partecipazione” possano rappresentare per il futuro una strada da perseguire” precisa Gessica Martello di AGCI Piemonte.
“Questa iniziativa ha permesso di tornare a dialogare e confrontarsi con le Public Utilities che da sempre rappresentano per noi un interlocutore privilegiato. Tra i numerosi temi affrontati emerge con forza quello di ridefinire e ripensare il ruolo della cooperazione sociale di inserimento lavorativo, che va intesa non più solo nella sua accezione valoriale ma anche come modello di impresa che sa essere efficiente. In questo senso dobbiamo lavorare sul tema dell’impatto per valorizzare la bontà del nostro operato. Mentre in un’ottica futura vogliamo rafforzare il rapporto con Anci e con i Comuni per ampliare i percorsi a favore dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Infine, ci auguriamo di poter individuare un progetto in cui sperimentarci come partner strategico e non solo come pezzo della filiera” sostiene Dimitri Buzio, presidente di Legacoop Piemonte.