Il Decreto in tema di superbonus approvato a sorpresa dal governo lo scorso 26 marzo non è ancora stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ma la preoccupazione della cooperazione sociale sale rispetto alle misure annunciate.
Come spiega la responsabile di LegacoopSociali Barbara Daniele: “Tra le azioni del provvedimento, anticipate dal Comunicato Stampa del governo, l’attenzione si concentra sul blocco delle opzioni della cessione del credito e dello sconto in fattura. La misura si aggiunge all’intervento del decreto Blocca Cessioni che aveva già introdotto un divieto generalizzato, ripristinando la cessione del credito per determinate categorie fra cui Enti del Terzo Settore, Onlus e Cooperative”.
Il nuovo provvedimento eliminerebbe le eccezioni previste e si applicherà per gli interventi successivi all’entrata in vigore del decreto con un presumibile danno agli interventi che le nostre imprese avevano preventivato di realizzare sulle strutture destinate ad attività sociosanitarie e socioassistenziali da qui al 31/12/2025, come previsto dalla norma.
“Al netto della possibilità di cedere il credito d’imposta, la programmazione economico-finanziaria delle cooperative sociali subirà un evidente scossone e inibirà gli investimenti edilizi e di efficientamento energetico su immobili sedi di servizi sociali realizzati da enti non profit: forse uno dei casi in cui l’agevolazione fiscale potrebbe rappresentare un valore aggiunto al sistema di welfare!” conclude Barbara Daniele.
Su questo tema è intervenuto anche il presidente della cooperativa Animazione Valdocco Paolo Petrucci che dalle pagine de “Il Fatto Quotidiano” ha precisato come: “Escludere le onlus dal Superbonus è inspiegabile. Anche perché è stato il governo Meloni a prevederne la pro- roga fino al 2025 dopo aver capito le potenzialità della misura sugli enti non profit che accolgono anziani non autosufficienti e persone con disabilità.Ora non ci ritengono più meritevoli?"
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