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Dai Soci Nova Coop una donazione di 42.572 euro per la Rete antiviolenza del Piemonte

Dai Soci Nova Coop una donazione di 42.572 euro per la Rete antiviolenza del Piemonte

Nella Giornata internazionale dei diritti delle donne, l’impegno dei soci Nova Coop richiama nuovamente l’attenzione sulle violenze e le discriminazioni di cui troppe donne continuano ad essere vittime, compiendo un’azione concreta.

I Soci Nova Coop nel triennio 2021-23 hanno scelto di devolvere i punti accumulati con la spesa, rinunciando a sconti per lo stesso importo, in favore della rete di assistenza territoriale che in Piemonte supporta le donne vittime di violenza e maltrattamenti e fornisce protezione a chi si trova esposta a minaccia e ai suoi figli minorenni. Si tratta della donazione resa possibile dalla raccolta punti “SOLO PER TE” riservata ai Soci Coop che hanno così potuto aderire alla devoluzione volontaria di punti spesa.

L’assegno del valore di 42.572 euro è stato consegnato questo pomeriggio all’assessore regionale alle Pari opportunità Chiara Caucino dal presidente di Nova Coop Ernesto Dalle Rive perché sia impiegato a sostegno di un’azione trasversale a valenza regionale a supporto di questa preziosa rete di ascolto e aiuto.

In Piemonte operano 21 Centri antiviolenza, 81 sportelli, 12 Case rifugio per le donne vittime di violenza e di maltrattamenti che, solo nel 2022 (ultimi dati disponibili), hanno seguito 3453 donne e ne hanno ospitate 71 sole con figli.

Secondo il report 2023 diffuso dalla Polizia di Stato sui reati per violenza di genere (maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, stalking), in Italia le vittime di sesso femminile sono quattro volte in più di quelle di sesso maschile e nel 55% dei casi si tratta di reati perpetrati da persone conviventi. Nel 2024, su 17 omicidi di donne fin qui registrati, ben 15 si sono consumati in ambito familiare o affettivo, a dimostrazione di come una solida rete di servizi territoriali contro la violenza di genere sia indispensabile per contrastare il fenomeno e offrire una via di fuga dalle situazioni di potenziale pericolo.

L’8 marzo rimane tuttavia anche la data nella quale fare il punto sullo stato del cammino verso una reale uguaglianza sociale ed economica tra generi. Nella sfida al Gender Gap, Coop ha deciso di coinvolgere anche la platea delle aziende fornitrici del suo prodotto a marchio (circa 800 tra cooperative, piccole, medie e grandi imprese di tutta Italia), mettendo a disposizione dei loro management un format di e-learning sulla parità di genere, realizzato insieme a Oxfam e con il supporto di Scuola Coop, che prende le mosse da alcuni progetti pilota sull’empowerment femminile realizzati per le lavoratrici delle filiere di ortofrutta a marchio.

Sempre in occasione dell’8 marzo Coop rilancia la sua iniziativa “Close the Gap. Riduciamo le differenze” ormai in corso da quattro anni, fatta di azioni e impegni concreti per promuovere la parità di genere femminile, combattere le disparità e ridurre le differenze con l'obiettivo di portare avanti un dialogo su temi importanti, coinvolgendo i consumatori, i soci, i dipendenti e i fornitori di prodotto a marchio. Tra i molti temi portati avanti, ottenendo risultati importanti, ci sono le campagne per ottenere l’aumento del congedo di paternità, l’abbassamento dell’iva sugli assorbenti e, naturalmente, il supporto alle donne vittime di violenza. Proprio su quest’ultimo aspetto, l’azione costante d’informazione e sensibilizzazione condotta anche presso tutti i 

negozi della rete di Nova Coop è stata incentrata sulla pubblicizzazione del numero di emergenza 1522 in periodi dedicati: grazie a shopper tematizzate, all’inserimento sul packaging di alcune linee di prodotto a marchio e sugli scontrini della spesa, a comunicazioni mirate nei bagni femminili dei centri commerciali.

<In Nova Coop – dichiara il presidente Ernesto Dalle Rive l’apporto della presenza femminile è determinante a tutti i livelli dell’organizzazione aziendale così come nella vita associativa della Cooperativa, dove tantissime donne ogni giorno concorrono a realizzare la nostra missione sociale, dai Presidi Soci agli organismi elettivi di ogni livello. La concretezza del nostro impegno verso tutte loro l’abbiamo tradotta nel mettere a disposizione l’intera organizzazione per farci promotori o supportare campagne che servono a cambiare la cultura del Paese nella direzione di una reale parità. Ma questo impegno alto non avrebbe senso senza una sua traduzione e in azioni concrete e quotidiane nella vita di Cooperativa. Siamo quindi felici della scelta di tanti nostri soci di sostenere la rete piemontese dei centri antiviolenza e continueremo a offrire questa possibilità anche per il prossimo anno così come continueremo a supportare tante altre iniziative che vanno nella direzione del cambiamento che vogliamo ispirare. Dalla sponsorizzazione di eventi di grande impatto valoriale come la Just The Woman I Am, al dare visibilità nei nostri negozi a prodotti realizzati in diverse parti del mondo da progetti cooperativi di emancipazione femminile>.

<Come la cronaca di tutti i giorni ci ricorda – spiega l’assessore regionale alle Pari opportunità, Chiara Caucinole vittime della violenza contro le donne sono ancora troppe e il fenomeno non pare arrestarsi, nonostante il grande eco mediatico che le ultime tragedie hanno scatenato. Come Regione, in Piemonte non abbiamo mai fatto mancare la nostra determinazione e il nostro impegno: su mia proposta lo scorso giugno sono stati stanziati complessivamente, con tre differenti delibere, più di 3 milioni di euro. Fondi destinati agli interventi svolti dai Centri antiviolenza e dalle Case rifugio e per il sostegno alle soluzioni di accoglienza in emergenza e di secondo livello, ad iniziative per il monitoraggio, la prevenzione, il contrasto e l'assistenza alle vittime di violenza e alla prevenzione e all’educazione delle persone violente, con interventi mirati a limitare che tali comportamenti si ripetano, lavorando sugli aspetti psicologici, socio-educativi, relazionali, culturali, psicoterapeutici e psichiatrici. Al di là delle doverose campagne di comunicazione finalizzate alla sensibilizzazione su un problema purtroppo ancora poco conosciuto nella sua gravità  –  conclude Caucino  – credo infatti che sia compito della politica agire sia attivamente, attuando tutte le iniziative necessarie per garantire la massima tutela delle donne che hanno subìto violenze e che vanno protette, perché il rischio di recidiva è altissimo. Andando, in particolare a “rieducare” quegli uomini che in parecchi casi usano violenza, spinti dall'ignoranza e dalla mancanza di una cultura del dialogo e della parità di genere>.

 

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