Firmata l’ordinanza da parte del Ministro Speranza. Dal 1° Maggio stop alle mascherine al chiuso, ma fino al 15 giugno saranno ancora obbligatorie le Ffp2 sui treni e al cinema. Per chi arriva dall’estero non sarà più necessario compilare il Plf, il «Passenger locator form».
Secondo l’emendamento approvato dal Parlamento nelle ultime ore, il via libera all’obbligo di mascherina sarà concesso a tutti tranne che in specifici luoghi ritenuti ancora troppo a rischio in termini di contagio. A partire dal 1° maggio, data di scadenza delle vecchie disposizioni anti Covid, non potrà togliere la mascherina chi farà ingresso nei seguenti spazi:
Per salire su aerei, treni a lunga percorrenza ma anche su metro, bus e navette del trasporto locale sarà obbligatorio tenere la mascherina ancora fino al 15 di giugno.
Anche in questo caso alunni, docenti e operatori scolastici saranno obbligati a indossare la mascherina negli spazi chiusi delle scuole fino al 15 giugno.
- Cinema, teatri, locali di intrattenimento (tranne le discoteche)
Proroga dell’obbligo di dispositivo anti Covid anche per i cinema, i teatri, locali di intrattenimento e musica dal vivo, eventi culturali al chiuso in generale.
- Stadi e competizioni sportive
Negli stadi, nei palazzetti e durante tutte le competizioni sportive al chiuso, tifosi e spettatori saranno obbligati a indossare ancora la mascherina fino alla data del 15 giugno.
La proroga decisa dal governo Draghi riguarderà anche i lavoratori, gli utenti e i visitatori di tutte le strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali. Nell’elenco sono anche comprese le Rsa, le strutture di lungodegenza e quelle riabilitative.
Nei luoghi di lavoro privati valgono i protocolli tra imprese e sindacato. Quello attuale anti-Covid sottoscritto ad aprile 2020 e rinnovato un anno fa, prevede l’obbligo di mascherina. Imprese e sindacati si rivedranno il 4 maggio per verificare se prorogare o modificare le attuali regole, che restano in vigore fino a quella data. L’obbligo potrebbe restare o ci si potrebbe limitare a una raccomandazione. Con la “libertà” lasciata poi alle singole aziende di passare dalla raccomandazione all’obbligo.
È comunque raccomandato di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico.
Con l’archiviazione di fatto del green pass e la limitazione dell’obbligo di mascherina al chiuso, dal primo maggio si allentano dunque le regole per la gestione della pandemia. La maggior parte delle norme previste dall’ultimo decreto anti-Covid del 24 marzo è in scadenza il 30 aprile. Quelle relative all’obbligo di green pass (nelle sue versioni “base” e “rafforzato”) non saranno prorogate dal governo. Il certificato verde non sarà più richiesto per nessuna attività, ad eccezione delle visite in ospedale.
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