Si è conclusa con la cerimonia di premiazione dei gruppi vincitori la prima edizione di Coopstartup Piemonte, il bando di Coopfond, fondo mutualistico di Legacoop, per promuovere la nascita di nuova cooperazione.
Sono La Vetreria, Synergo, e CoopLab le tre startup premiate con un assegno di 5mila euro erogato da CoopFond a cui si aggiunge un voucher da 1000 euro, erogato da Legacoop Piemonte, spendibile in formazione e consulenza presso la società di servizi Inforcoop Ecipa Piemonte.
A La Vetreria e Synergo vanno anche i premi speciali assegnati da Compagnia di San Paolo (5mila euro per ciascuna startup) e Nova Coop (buoni spesa).
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Alla premiazione ha partecipato Simone Gamberini, presidente nazionale di Legacoop Piemonte e di Coopfond che ha sottolineato “l’importanza di promuovere nuova cooperazione, ma anche la difficoltà nel processo di selezione e crescita delle startup. Perché l’impresa cooperativa è un’impresa sostenibile e duratura nel tempo, per questo Coopstartup segue progetti che siano solidi, e non a caso il 70 per cento delle cooperative avviate è ancora in vita dopo tre anni dalla loro costituzione. Nel nostro percorso vogliamo rimettere al centro dell’agenda la promozione salute cooperativa e offrire strumenti a sostegno delle startup perché possano camminare con gambe più solide”.
Assieme a Simone Gamberini hanno premiato i gruppi vincitori anche l’assessore regionale alla Cooperazione Andrea Tronzano e l’assessora al Lavoro del Comune di Torino Gianna Pentenero. Mentre hanno portato un saluto i vari partner con cui Legacoop Piemonte ha collaborato, quali gli incubatori I3p e 2i3P e Università degli studi di Torino e Politecnico di Torino. Mentre il responsabile dell’Obiettivo Pianeta di Compagnia di San Paolo Paolo Mulassano e Alessandro Messina, responsabile delle politiche sociali di Nova Coop, hanno consegnato i rispettivi premi speciali.
A concludere il presidente di Legacoop Piemonte Dimitri Buzio che ha osservato come “mai come in questi anni abbiamo il dovere di investire sulla promozione di nuova cooperazione sia perché serve coltivare l’intergenerazionalità sia perché soprattutto dopo la pandemia ci si è resi conto di come sia necessario unire all’imprenditorialità anche l’attenzione all’elemento sociale e alla comunità e da sempre la cooperazione unisce questi aspetti”.