E' stato firmato, fra il Comune di Cuneo e la Compagnia il Melarancio, l’accordo di Partenariato Speciale Pubblico Privato per la valorizzazione culturale della ex Chiesa di Santa Chiara e di Palazzo Soverini. Si tratta di un fondamentale tassello di un programma di valorizzazione culturale intenso e strategico, in perfetta continuità con quanto già si svolge o si svolgeva negli spazi interni di due istituti culturali, prima della chiusura al pubblico dell’ex Chiesa di Santa Chiara.
Per quest’ultimo immobile, inoltre, verrà dato contestualmente avvio ad un consistente intervento di restauro e recupero, per cui si prevede la conclusione a fine 2023, a cura e oneri a carico del Comune di Cuneo, grazie alla disponibilità derivante dalla concessione di un trasferimento da parte del Ministero della Cultura a seguito di partecipazione al bando “Fondo cultura 2021”. L’ex Chiesa, infatti, di proprietà civica, è uno dei monumenti barocchi più significativi e longevi di Cuneo. Non a caso, sia la stessa che l’annesso convento delle Clarisse sono già menzionati in documenti del 1298. L’attuale edificio fu invece costruito a partire dal 1712, presenta un interno armonioso, con raffinate decorazioni e pianta a croce greca.
Nello specifico, l’accordo di partenariato speciale pubblico-privato affida Palazzo Soverini e la ex Chiesa di Santa Chiara alla Compagnia il Melarancio di Cuneo, che si occuperà di tutti gli aspetti riguardanti la gestione, la promozione e la valorizzazione dei beni per i prossimi 25 anni.
«Entrambi i beni immobili rivestono notevole interesse storico, artistico, culturale e architettonico e costituiscono compendi tra i più rilevanti del patrimonio culturale del Comune: con l’accordo appena menzionato, frutto di un intenso lavoro di progettazione e coordinamento da parte dell’Ufficio Cultura del Comune di Cuneo e della Compagnia il Melarancio, prende avvio un processo di valorizzazione che nel tempo sarà in grado di restituirne, nella maniera più completa, il valore d’uso alla Comunità cittadina come pilastro della vita culturale. Tale processo, per la sua delicatezza e complessità, non può essere condotto direttamente ed esclusivamente dal Comune, ma ha richiesto e ottenuto la mobilitazione di risorse operative, culturali ed economiche di un Partner operativo privato di fondamentale esperienza.» – afferma Cristina Clerico, Assessora alla Cultura.
«Si tratta di un percorso progettuale di lunga durata – aggiunge Gimmi Basilotta, presidente dalla Compagnia il Melarancio - che si pone un obiettivo indifferibile: rendere i luoghi della cultura sedi di co-progettazione e co-realizzazione di azioni mirate al benessere della comunità, integrando la dimensione culturale con quella sociale per rispondere alla situazione di criticità generata dalla pandemia, attraverso processi di teatro sociale e di comunità e interventi di rete territoriale.»
La Compagnia il Melarancio, Ente del Terzo Settore (ETS) e come tale di recente interessato da una nuova normativa, nasce a Cuneo nel 1982 e ha sede da anni in Palazzo Soverini. Il palazzo è l’altro luogo culturale di realizzazione del progetto “Officina residenza teatrale della cultura di comunità e delle nuove generazioni di cittadini”, vincitore del bando nazionale «Viviamo cultura. Il patrimonio di tutti».
In base all’accordo di partenariato la Compagnia concorderà con il Comune di Cuneo un calendario di eventi da svolgersi nelle sedi oggetto dell’accordo, col precipuo scopo di rendere pienamente e continuativamente fruibili al pubblico i beni culturali attraverso occasioni di incontro, performances, laboratori ed eventi.