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Comitato Torino Finanza, Legacoop Piemonte le prospettive della cooperazione per il 2023

Comitato Torino Finanza, Legacoop Piemonte le prospettive della cooperazione per il 2023

Legacoop Piemonte ha partecipato all'incontro del Comitato Torino Finanza, organizzato dalla Camera di Commercio di Torino, illustrando le prospettive economiche del mondo cooperativo nel 2023.

"Ci fa piacere essere entrati a far parte del Comitato, che rappresenta una ulteriore occasione per presentare e far conoscere il sistema delle imprese cooperative e il contributo che danno all’economia piemontese. 
Non da meno la partecipazione ai momenti di incontro e confronto organizzati dal Comitato Torino Finanza sono per noi un’opportunità per conoscere prospettive e analisi sugli scenari economici, aiutandoci così ad interpretare l’evoluzione del contesto, nell’ottica di aiutare le nostre imprese pur in anni complessi e agitati a non perdere la direzione e poter proseguire nei loro percorsi di crescita e sviluppo" ha dichiarato il Presidente di Legacoop Piemonte Dimitri Buzio.

Alessandro Regge, responsabile dell'Ufficio Studi di Legacoop Piemonte, ha osservato come “l'impresa cooperativa rappresenta un modello di business adeguato all'attuale mondo a globalizzazione più lenta, in cui alla crescita economica si unisce l'attenzione al contesto sociale e alla sostenibilità. In Italia la cooperazione incide per l'8% del PIL e coinvolge oltre un milione di occupati: considerando che la cooperativa rappresenta una percentuale minore nel totale delle varie forme d’impresa, se ne comprende l’alto impatto nello sviluppo dell’intero Paese. Anche in questi anni difficili tra pandemia e crisi energetica le imprese cooperative hanno mantenuto stabili i livelli occupazionali, mentre per il primo quadrimestre 2023 si prevede prevalentemente un livello stazionario della domanda di prodotti e servizi”.

“La cooperazione ha saputo reagire alle crisi anche grazie alla capacità di costruire reti tra le imprese in un'ottica di un mercato intercooperativo, in cui le diverse realtà interagiscono e si sostengono a vicenda” ha proseguito Regge. “Inoltre, attraverso le ricerche congiunturali effettuate, la cooperazione piemontese ha evidenziato una propensione agli investimenti per l’anno in corso, sinonimo di stabilità e solidità e importante segnale di crescita”

“Non mancano le sfide da affrontare. Tra queste vi rientra la transizione energetica e ambientale: in questo senso la forma cooperativa si presta alla realizzazione di comunità energetiche rinnovabili (CER) consentendo la partecipazione democratica alla produzione e al consumo di energia. Così come la cooperazione opera da sempre in un'ottica di inclusione sociale e benessere per la comunità, contribuendo al welfare dei territori, alla rigenerazione urbana e all’economia circolare, nelle prospettive si evidenziano importanti iniziative in tema di cooperativismo di piattaforma e telemedicina” ha concluso il responsabile dell'Ufficio Studi.

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