“Le imprese cooperative con attività energivore, in particolare quelle che utilizzano il metano nei processi di produzione, sono a rischio chiusura. Gli aumenti degli ultimi mesi sono insostenibili e lo spegnimento degli impianti potrebbe essere una scelta obbligata”. A lanciare l’allarme è il Consiglio di Presidenza di Legacoop Produzione e Servizi riunitosi questa mattina.
“Il 76% di un campione rappresentativo delle imprese aderenti -sottolinea il Presidente dell’Associazione, Gianmaria Balducci- prevede di non riuscire ad ottenere, dai propri clienti e committenti, alcun riconoscimento di revisione prezzi a fronte dei rincari energetici, con conseguenze sulla tenuta economica complessiva e sulla capacità di mantenimento del mercato di riferimento”.
Preoccupazioni condivise dal Presidente di Legacoop Nazionale, Mauro Lusetti, che ha partecipato all’incontro, confermando il forte impegno a sensibilizzare le istituzioni sul problema. Per Legacoop Produzione e Servizi è necessaria l’attivazione di un tavolo interministeriale dedicato alle difficoltà attuali, aperto all’ascolto e alle proposte del mondo imprenditoriale, in grado di confrontarsi sulla definizione di un piano nazionale ed europeo di medio e lungo periodo, che renda meno dipendente il Paese dalle tensioni internazionali e accompagni il processo di transizione energetica nei prossimi anni.
“Oltre alle misure strutturali -evidenzia Legacoop Produzione e Servizi- occorrono provvedimenti urgenti e commisurati alla gravità della situazione: è indispensabile prevedere la possibilità di rateizzazione delle bollette ed interventi sulle esigenze di liquidità, così come adeguati meccanismi di accesso ai sistemi di garanzia finanziari; ciò per evitare che una problematica che si auspica di breve durata possa rivelarsi fatale per la sopravvivenza delle imprese”.