Dimostrare che è possibile contribuire alla ricerca della pace e della sicurezza alimentare per la popolazione dell’Ucraina realizzando una filiera agroalimentare inclusiva e socialmente orientata, che connette direttamente l’agricoltura locale di un paese colpito dalla guerra all’Italia. È questa la sfida ambiziosa alla base di “Bread for Peace – Farina, Pane e Grissini per la Pace in Ucraina”, il progetto promosso da Nova Coop e Pausa Cafè per sostenere e rafforzare la capacità produttiva degli agricoltori ucraini di piccola scala della regione di Leopoli.
Il grano ucraino è un bene alimentare primario attualmente al centro di importanti sfide geopolitiche. L’Ucraina produce annualmente oltre il 10% del frumento tenero destinato alla panificazione nel mondo, fondamentale per garantire la sopravvivenza alimentare di oltre 400 milioni di persone in Nord Africa e Medio Oriente. Questa produzione viene esportata in quote minori anche in diverse altre parti del mondo. In Italia copre il 3% delle nostre importazioni di grano.
Con lo scoppio della guerra, il 24 febbraio scorso, l’esportazione via mare di tutti i cereali ucraini è stata gravemente compromessa. Il conflitto ha inoltre danneggiato la produzione agricola in molti altri modi, che mettono a rischio la stessa sicurezza alimentare della popolazione locale: riducendo le nuove semine, danneggiando le infrastrutture, interrompendo le filiere di approvvigionamento agricole e abbassando notevolmente i prezzi di vendita del grano sul mercato locale (https://www.fao.org/3/cb9457en/cb9457en.pdf) A questa situazione bisogna aggiungere che, secondo l’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR), L’invasione dell’Ucraina ha inoltre scatenato una grave crisi umanitaria e, ad oggi, oltre un terzo della popolazione – oltre 15 milioni di persone – vive da sfollato all’interno del proprio paese o all’estero (www.unhcr.org/ukraine-emergency).
Bread for Peace realizza una filiera inclusiva e solidalmente orientata perché Pausa Café importa via terra, senza intermediazioni, il grano tenero dell’Ucraina, riconoscendo a piccoli produttori agricoli della regione di Leopoli – che hanno difficoltà a vendere il loro raccolto per il crollo delle quotazioni seguito all’inizio della guerra – un prezzo leggermente superiore a quello di mercato. Il grano è macinato a pietra e trasformato in farina di tipo 1 presso il Molino Grassi di Parma, la farina viene quindi usata per produrre pane e grissini presso il panificio alla Casa di Reclusione “San Michele” di Alessandria. Qui la panificazione avviene artigianalmente, utilizzando lievito madre e cottura in forno a legna, offrendo una concreta opportunità di inclusione lavorativa ai detenuti. Infine, Nova Coop mette a disposizione la sua rete commerciale.
Per ogni confezione venduta di “Farina, Pane e Grissini per la Pace”, 30 centesimi di euro saranno destinati da Nova Coop all’acquisto di sementi e attrezzature agricole che permetteranno di garantire le risorse necessarie per realizzare la prossima semina e mettere in sicurezza la campagna agraria 2023. Già oggi una parte delle risorse che saranno raccolte nel corso del prossimo anno sono state anticipate da Pausa Cafè agli agricoltori di Leopoli e convertite in 30 tonnellate di sementi di grano e foraggio, distribuite a 72 famiglie. I semi del grano garantiranno una nuova semina del frumento e quindi il prossimo raccolto, mentre quelli del foraggio serviranno a produrre l’alimentazione per i capi di bestiame che assicurano il latte ad alcune migliaia di famiglie. Con questo contributo si stima che il prossimo anno verrà prodotto un raccolto di 200-250 tonnellate di grano tenero e sarà possibile assicurare l’equivalente di prodotti panificati per un mese a circa 30 mila famiglie ucraine.
L’avvio del progetto Bread for Peace ha inoltre permesso, in Italia, l’inserimento di quattro nuove persone nella linea di produzione di panificati all’interno del carcere di Alessandria, in affiancamento alle quattro già presenti.
Le confezioni di farina da 1 chilogrammo e di grissini stirati artigianali saranno vendute in tutti i negozi Nova Coop. Il pane artigianale preparato con lievito madre sarà disponibile negli ipermercati, a Fiorfood e in una selezione di supermercati e superstore Coop.
Dichiarazione di Carlo Ghisoni, Direttore Politiche sociali Nova Coop: «Con questo progetto sosteniamo la popolazione ucraina concentrandoci sull’inclusione alimentare, un argomento che è al centro anche di molte delle iniziative sociali di cui Nova Coop si fa promotrice, grazie all’impegno e alla collaborazione dei nostri soci, sul proprio territorio d’insediamento, perché rappresenta una delle sfide più importanti per costruire un mondo davvero sostenibile per tutte e tutti. Sull’Ucraina, prosegue così un impegno che ci ha visti coinvolti in diverse iniziative in soccorso della popolazione locale, nella prima fase del conflitto per portare aiuti agli sfollati direttamente ai confini del paese, nella seconda per supportare la macchina torinese dell’accoglienza dei rifugiati e ora a fianco delle comunità agricole locali per difendere la loro capacità produttiva, gravemente danneggiata dalla guerra».
Dichiarazione di Marco Ferrero, Presidente cooperativa Pausa Cafè: «La guerra è un fenomeno sociale creato dall’uomo e, come tale, può essere superata. Il progetto “Bread for Peace” fornisce una concreta risposta al bisogno di proteggere e rafforzare la sicurezza alimentare della popolazione ucraina. Lo fa sostenendo, localmente, la capacità di produzione di alimenti dei contadini della regione di Leopoli. “Bread for Peace” è una Filiera di Pace, inclusiva e solidalmente orientata, che permette di limitare il ricorso all’aiuto alimentare esterno, determinante nella fase di crisi acuta ma, nel medio periodo, dannoso per il sistema economico locale. In Italia favorisce l’inclusione lavorativa dei detenuti della Casa di Reclusione di Alessandria, dove il grano tenero viene trasformato in “Pane e Grissini per la Pace”. Ciascuno di noi, per la sua parte, può contribuire a realizzare le condizioni per la pace in Ucraina, accogliendo, donando e superando il ruolo di spettatore passivo in questo conflitto».
Dichiarazione Ernesto Dalle Rive, Presidente Nova Coop: «Quando è scoppiato il conflitto in Ucraina, nessuno di noi avrebbe immaginato di trovarsi di fronte a una crisi di tale proporzione e durata, la cui influenza sta esercitando impatti molto significativi in svariate parti del mondo, dalle crisi alimentari in Nord Africa agli effetti che il rincaro dell’energia e l’aumento delle materie prime determinano sull’economia italiana e degli altri paesi occidentali. In questo quadro, come cooperatori, abbiamo lavorato da subito per costruire la pace, attivando molteplici iniziative a sostegno della popolazione civile sotto il denominatore comune di #CoopforUcraina e oggi proseguiamo nell’impegno con un nuovo progetto, nella convinzione che la pace possa realmente essere costruita solo se il popolo ucraino potrà ritrovare, con essa, casa, cibo e lavoro».
Il racconto del progetto è su https://www.pausacafe.org/bread-for-peace/