A un anno dal rinnovo del Consiglio di amministrazione, la cooperativa sociale Il Margine, nell’assemblea di approvazione del bilancio economico 2021, fa il punto a partire dai numeri. E lo fa raccontando in modo puntuale le scelte economiche e sociopolitiche che si sono tradotte in azioni e interventi di sostegno ai cittadini, sottolineando il coraggio di rompere un equilibrio e affrontare nuove sfide, di partire dal bilancio per agire un rilancio.
Alle spalle un anno complesso, ancora segnato dall’onda lunga della pandemia e da scelte strategiche importanti, per continuare a garantire cura e assistenza alle 3267 persone prese in carico nei diversi servizi, e lavoro alle oltre 700 persone che sono oggi Il Margine.
“Abbiamo lavorato – afferma la presidente Nicoletta Fratta - tutti, alla ricerca di una dimensione lavorativa che riesca a coniugare i nuovi macro-scenari economici, sociali, ambientali, l’importanza del lavoro e la qualità della vita, la dignità dell’individuo, l’esigenza di fare comunità.
In poche parole, continuiamo a costruire e a comunicare con responsabilità, trasparenza e consapevolezza una Cooperazione di qualità. Il nostro Bilancio è la rappresentazione di tutti noi, dell’impegno profuso ogni giorno per raggiungere l’obiettivo di un lavoro di qualità, in grado di migliorare la vita delle persone che accompagniamo, dei nostri soci e dipendenti e di tutti i nostri stakeholder.”
Il 2021 è stato un anno che ha comunque consegnato nelle mani dei Soci dati rassicuranti, di solidità patrimoniale: si è chiuso con un fatturato di 23.221.296 euro, un utile netto di 448.560 euro e un patrimonio di 6.352.577 euro.
Un anno che ha consolidato la volontà e la capacità di restituzione al territorio, da sempre priorità e mission della cooperativa, accanto a importanti investimenti strutturali necessari per l’apertura di nuovi servizi e l’adeguamento alle nuove normative regionali.
Tutto questo tradotto in numeri, significa circa 150 strutture, servizi e progetti a Torino, in Piemonte e in Valle d’Aosta, che accolgono e rispondono ai bisogni delle più diverse forme di fragilità.
“Una cooperativa in situazione di equilibrio può scegliere due strade – sottolinea ancora Nicoletta Fratta - restare ferma, consolidare, oppure provare a rilanciare, dando concretezza a visioni di crescita. Il Margine, in questi anni, ha deciso di rilanciare, anche in un momento difficile come quello attuale. Investendo nella formazione degli operatori e in innovazione sociale, nell’apertura di nuovi servizi, sostenendo le attività di promozione sociale sui territori”.
L’Assemblea di bilancio, arricchita dalla presenza della presidente di Legacoopsociali nazionale Eleonora Vanni, dal presidente di Legacoop Piemonte Dimitri Buzio, dalla responsabile di Legacoopsociali Piemonte Barbara Daniele e dall’assessore alle Politiche sociali della Città di Torino Jacopo Rosatelli, è stata un’occasione preziosa per condividere con i soci le scelte di rilancio previste per l’immediato futuro, anche a fronte del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza all’interno del quale il mondo della cooperazione è chiamato a giocare un ruolo importante.
“C’è un modo di fare cooperazione che non è scontato – commenta Eleonora Vanni, presidente di Legacoopsociali nazionale a conclusione dell’Asseblea – Abitare la realtà, significa soprattutto arricchire i contesti dove prendono vita i nostri servizi. In questo senso, il controllo di gestione, i famosi conti, sono lo strumento che consente a chi amministra una cooperativa di poter fare, assieme ai soci e alle socie, pensieri costruttivi e di investimento per il futuro. Soprattutto sostenibili. Noi siamo una bestia strana: dobbiamo coniugare sempre capacità di impresa, etica, attenzione alle persone di cui ci prendiamo cura e ai nostri soci. Chi amministra sa molto bene che se non c’è risultato, se non c’è un equilibrio amministrativo, non si possono garantire gli investimenti per gli anni avvenire e questo ha delle inevitabili ricadute sul lavoro e sui territori.
Per questo sono molto contenta di partecipare alle Assemblee di bilancio delle tante cooperative sociali italiane, perché la qualità del lavoro che si percepisce in questi contesti, in questi momenti di reale festa, come oggi quella del Margine, è davvero la miglior presentazione del lavoro che la cooperazione sociale continua a fare e a garantire sui nostri territori. Ed è proprio il tema lavoro, retribuzioni, contratti che deve continuare a rimanere sui tavoli dei nostri legislatori”.
“La narrazione di storie cooperative – conclude Dimitri Buzio, presidente di Legacoop Piemonte – che prendono anima dai numeri del Bilancio sociale, sono un patrimonio prezioso perché servono a ricordare qual è il valore della cooperazione sociale. Questa sera ne abbiamo condivise diverse, che hanno messo in luce il carattere inclusivo delle nostre imprese sociali: è questa energia che mi rende orgoglioso della nostra Associazione di rappresentanza che ha nel suo DNA la mission di valorizzare le imprese imprenditoriali del nostro territorio, tra cui, appunto le cooperative sociali”.