Si è svolta giovedì 20 maggio l’assemblea delle cooperative agroalimentari associate a Legacoop Piemonte. Un momento importante di confronto sulle condizioni attuali e sulle prospettive future del settore.
Ad aprire i lavori Biagio Bergesio, referente piemontese per il distretto del Nord di Legacoop Agroalimentare che ha offerto un quadro generale a dieci anni dalla nascita del distretto.
Il presidente di Legacoop Piemonte Dimitri Buzio ha illustrato progetti e obiettivi per il futuro affermando come “tra le cooperativa agroalimentari nostre aderenti ci sono esempi di qualità ed eccellenza ed è giusto e necessario un percorso che metta a valore queste esperienze. Si tratta di costruire filiere non solo tra cooperative del settore agroalimentare, ma anche di mettere insieme quante più realtà e competenze possibili e pensare a nuovi progetti. Da qui la scelta di procedere a una riorganizzazione che non affidi più l’agroalimentare a una sola gestione interregionale ma lo renda un’articolazione settoriale di Legacoop Piemonte”.
Dunque, un modo per accorciare le distanze tra l’impresa agricola e la stessa Legacoop: “Vogliamo che le nostre cooperative siano partecipi, che esprimano i loro punti di vista per costruire insieme un percorso che permetta all’agroalimentare di crescere e rafforzarsi e realizzare quelle forme di mercato intercooperativo che caratterizzano Legacoop e le sue aderenti e nel contempo incentivare la promozione di nuova cooperazione agricola” ha aggiunto Buzio osservando come “stiamo attraversando un’emergenza sanitaria dalla quale non si può pensare di uscire con le modalità e prerogative di prima. Dobbiamo reinventarci per cogliere nuove opportunità e serve un tavolo e un confronto per farlo nel migliore dei modi”.
A chiudere i lavori dell’assemblea Cristian Maretti, presidente nazionale di Legacoop Agroalimentari che ha ricordato come nell’ultimo decennio “è cambiato il modo di pensare all’ambiente, al cibo e all’agricoltura e di conseguenza anche per le cooperative si aprono orizzonti e soluzioni nuove. Creare connessioni con i territori, realizzare una filiera, ma anche essere interlocutori decisi per le risorse del Pnrr da destinare all’agricoltura sono chiavi fondamentarli per ciò che si vuole realizzare nei prossimi anni”.
Il dibattito è stato partecipato dalle cooperative che hanno portato la loro esperienza e opinione: dal settore vinicolo a quello cereagricolo, dai servizi alle cooperative di comunità.
L’assemblea è stata anche l’occasione per presentare la cooperativa Germinale al consigliere regionale Daniele Valle, primo promotore della legge in sostegno delle cooperative di comunità: “Sono molto contento di aver conosciuto questa realtà, e anche di assaggiare i loro prodotti. Andrò anche a trovarli in Valle Stura”.