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Anteo incorpora Pro.ge.s.t. Una fusione per guardare alle sfide future

Anteo incorpora Pro.ge.s.t. Una fusione per guardare alle sfide future

Nelle recenti Assemblee dei Soci Anteo Impresa Sociale e la cooperativa Pro.ge.s.t hanno votato e approvato la fusione per incorporazione di Pro.ge.s.t in Anteo. Una operazione che guarda al futuro. Infatti si tratta di due realtà con una lunga esperienza alle spalle, nate tra fine anni Ottanta e inizio anni Novanta, cha da questa fusione possono guadagnare una maggiore efficienza operativa, a beneficio degli utenti, e rafforzare la sostenibilità dei progetti attuali e a venire.

“Operazioni di questo tipo sono molto significative perché rappresentano un ottimo strumento per irrobustire la cooperazione e dare alle imprese cooperative un elemento di forza in più per affrontare le sfide di mercato future. Non a caso nel Piano Strategico che Legacoop Piemonte ha elaborato per i prossimi anni vi è anche l’obiettivo di incentivare e sostenere le operazioni di fusione” ha commentato il presidente di Legacoop Piemonte Dimitri Buzio.

 

Abbiamo incontrato il presidente di Anteo, Luca Tempia Valenta a cui abbiamo rivolto alcune domande sull’incorporazione di Pro.ge.s.t e sugli obiettivi futuri del nuovo gruppo.

Da cosa nasce la scelta della fusione tra Anteo e Pro.ge.s.t?

La fusione nasce dalla necessità di crescere e dalla conseguente possibilità di innovare in un settore, quello della gestione di servizi socio sanitari, dove Anteo e Progest sono realtà consolidate e affermate.
Anteo da anni opera incorporando altre realtà significative di settore, con Progest l’operazione ha assunto una dimensione economica maggiore rispetto alle precedenti.
L’allargamento di progetti e gestione di servizi che conseguirà a tale fusione, non potrà che arrecare un enorme beneficio, indirizzando energie ed esperienze verso una dimensione innovativa e di sviluppo nell’ambito dei servizi alla persona che rappresentano il cuore propulsivo del nostro agire.

In quale modo una fusione tra due realtà che hanno una lunga esperienza nei servizi alla persona può rappresentare un valore aggiunto per rispondere positivamente alle nuove sfide e ai nuovi bisogni che stanno emergendo in questi anni e che coinvolgono ampiamente il mondo del welfare?

La pressione competitiva del settore socio sanitario è aumentata a livello esponenziale. Osserviamo che i grandi gruppi del settore, non solo italiani, stanno investendo moltissime risorse nella salute.
Contrastare questa espansione, a maggior ragione se si proviene da esperienze cooperativistiche, significa mettere in atto strategie di crescita che coniughino la qualità dell’intervento e la solidità economica per innovare, programmare e investire.
Se l’origine di Anteo e Progest è comune e nasce sulla emergenza psichiatrica, in questi decenni il ventaglio di risposte ai bisogni si è diversificato per entrambe le organizzazioni andando a coprire la disabilità, la terza età e le dipendenze. Con frequenti incursioni nel mondo della infanzia e della educazione.   
Lo sviluppo di un pensiero sociale, capace di fare fronte ai sempre più emergenti bisogni di una società complessa, non potrà che uscirne rinforzato da esperienze che si integrano e da competenze che si fondono.

In che modo l'unione con Pro.ge.s.t può avere anche vantaggi in termini di gestione economica e sostenibilità dei progetti?

L’obiettivo del progetto di aggregazione è costituire una piattaforma condivisa orientata ad eccellere nel prodotto, nel presidio dei territori e nell’innovazione dei processi operativi, esprimendo i caratteri di eccellenza insiti nelle nostre aziende. Lo sviluppo di un grande aggregato tra le nostre imprese produrrebbe rilevanti vantaggi strategici e tecnici rispetto ai concorrenti. Minori costi di gestione, maggior capitalizzazione, maggior capacita di investimento per lo sviluppo delle attività core, maggior capacità di attrarre management di alto livello professionale e maggior capacità di accesso al mercato dei capitali.

La vostra lunga storia conferma l'importante ruolo che le cooperative sociali hanno sul territorio piemontese. Quale futuro si prospetta per questo tipo di cooperazione?

Se è corretta la nostra intuizione di piattaforme che a livello gestionale e territoriale sono rappresentative di pratiche sociali di eccellenza, il futuro di operazioni come la nostra non potrà che essere seguita anche da altri competitors, posto che la complessità delle sfide a cui siamo chiamati a rispondere necessita di soggetti finanziariamente ed economicamente solidi e con grandi capacità di investimento.

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