Mobilità in deroga: ampliata l’operatività dell’intervento rispetto ai criteri introdotti il 5 dicembre scorso.
La Regione e le parti sociali piemontesi hanno definito, con un accordo sottoscritto il 19 dicembre, le linee di gestione degli ammortizzatori in deroga, a seguito dell’aumento delle risorse disponibili per interventi non vincolati ai criteri standard, ampliando ancora l’operatività dell’intervento rispetto ai criteri introdotti il 5 dicembre scorso.
Per quanto riguarda la mobilità in deroga, si è ancora ampliata l’operatività dell’intervento rispetto ai criteri introdotti il 5 dicembre scorso.
La platea di riferimento si è infatti ulteriormente allargata, con l’inclusione dei lavoratori licenziati da datori di lavoro non imprenditori, inclusi i datori di lavoro domestico.
Si riepilogano qui di seguito i requisiti richiesti per l’accesso all’indennità, della durata di 4 mesi:
- aver terminato la fruizione di un ammortizzatore ordinario tra il 31 dicembre 2015 e il 30 dicembre 2016 in condizione di disoccupati;
- avere un’anzianità lavorativa di 12 mesi, di cui 6 di lavoro effettivo nell’azienda il cui licenziamento ha dato origine alla prestazione precedente;
- essere stati licenziati da imprese o da datori di lavoro non imprenditori, compresi i datori di lavoro domestico, con sede operativa in Piemonte.
Si ricorda che non ci sono limiti di età e che i termini di presentazione delle domande sono stati riaperti per chi ha concluso la precedente prestazione prima del 5 dicembre 2016, con scadenza ultimativa il 3 febbraio 2017.
In quest’ultimo caso si aggiunge un’altra condizione: il richiedente deve essere disoccupato o in sospensione dello stato di disoccupazione (cioè con un lavoro a termine della durata non superiore a 6 mesi) alla data di presentazione della domanda.
L’INPS ha finalmente riorganizzato il monitoraggio su base regionale consentendo la quantificazione delle risorse disponibili, che ammontano per la nostra regione, secondo le stime prodotte dagli uffici regionali, a 19 milioni di Euro, l’80% dei quali (15.200.000 Euri) è stato destinato al finanziamento delle domande di CIG e mobilità in deroga, mentre con i restanti 3,8 milioni si è deciso di programmare dei Cantieri di lavoro organizzati dagli Enti Locali e rivolti a disoccupati, un intervento che verrà messo a punto all’inizio del prossimo anno
Accordo del 19 dicembre 2016